Memoria

Il questore di Savona a Loano per la cerimonia in onore di Emanuela Loi, agente di Polizia vittima della mafia: “Un ricordo sempre vivo”

Alessandra Simone ha partecipato all’evento “Villa Maria a Loano: dalla criminalità alla comunità”

Loano. Questa mattina il questore di Savona Alessandra Simone ha partecipato all’evento “Villa Maria a Loano: dalla criminalità alla comunità”, organizzato dall’amministrazione comunale, con il coinvolgimento degli studenti dell’istituto “Falcone”.

E’ stata l’occasione per sensibilizzare e far conoscere il valore dei beni confiscati alle mafie per le comunità locali, con un focus sull’importanza delle misure di prevenzione e sulla normativa del settore dei beni confiscati, quale strumento di contrasto alla criminalità organizzata.

L’evento ha preso il via alle 10 nella sala consiliare di Palazzo Doria. Ai saluti di Luca Lettieri, sindaco di Loano, è seguita la proiezione di un video realizzato dagli studenti dell’istituto Falcone. Sono seguiti gli interventi dei relatori: Alessandra Simone, questore della provincia di Savona, ha parlato de “L’importanza delle misure di prevenzione patrimoniali e della confisca antimafia”; Roberto Bellasio, dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, ha presentato “Normativa di riferimento, attività e funzioni dell’ANBSC e la procedura di affidamento dei beni immobili”; Lorenzo Marenco, funzionario servizio di Edilizia Privata del Comune di Loano, ha parlato de “La vigilanza edilizia”; Luca Losio, referente di “Libera contro le Mafie” per il ponente ligure, ha raccontato de “Il sogno di Pio La Torre: togliere i beni ai mafiosi per ridare dignità ai cittadini”. Moderava Monica Caccia, consigliere comunale con incarico all’acquisizione dei beni confiscati.

L’evento è stato preceduto da un momento particolarmente emozionante, la commemorazione di Emanuela Loi, poliziotta, vittima di mafia nell’attentato di via d’Amelio a Palermo nel 1992. Nei giardini “Caduti di Nassiryia” vicino alla panchina inaugurata l’anno scorso in memoria di Emanuela, è stato letto un messaggio particolarmente toccante, inviato dalla sorella Claudia, per l’occasione.

Loano Convegno Beni Confiscati

Di seguito il testo del messaggio:

Con piacere esprimo la mia vicinanza e il mio apprezzamento a questo lodevole evento. Per noi familiari è sempre motivo di conforto tenere viva la memoria e ci riempie di gioia il fatto che nel nostro Paese esistono tante persone di buon cuore che si impegnano per il progresso civile e sociale. Emanuela in questo contesto rappresenta quel seme che muore e che da molto frutto. Noi siamo fortemente convinti che questa è l’eredità che ci ha lasciato e per la quale dobbiamo utilizzare il suo ricordo per scuotere le coscienze. Il ricordare significa non solo rifiutare un contesto malavitoso e di corruzione ma prendersi un impegno deciso di stare dalla parte della legalità e solidarietà con piccoli fatti quotidiani che fanno parte del nostro stile di vita. Mi piace ripetere quanto ho già detto in altre occasioni che il sangue versato da Emanuela insieme a quello di tanti altri uomini e donne che sono morti nell’inseguire un nobile ideale, devono continuare a tenere acceso nel mondo un desiderio di giustizia e di pace. Grazie a tutti voi per vostro impegno. Con affetto Claudia Loi.

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