Posizione

Covid, Bassetti: “Via le mascherine obbligatorie anche in ospedale, la pandemia è finita”

L'infettivologo genovese risponde al ministro Schillaci secondo cui ospedali e Rsa "devono rimanere luoghi protetti"

matteo bassetti

Liguria. Via la mascherina anti-Covid anche in ospedale: l’appello arriva da Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, da mesi sostenitore del ritorno alla normalità anche per quanto riguarda i dispositivi di protezione.

“Condivido con il ministro della Salute Schillaci che gli ospedali debbano rimanere luoghi sicuri – ha detto in un’intervista all’Adnkronos Salute – ma credo che con maggio sia giusto levare ogni tipo di obbligo“. Quindi anzitutto “quello della mascherina in ospedale”, ma anche “i doppi percorsi”, “l’obbligo del tampone per il trasferimento da un reparto all’altro. Sono passati più di tre anni e la pandemia è finita“.

Ad oggi l’obbligo di indossare la mascherina (almeno chirurgica) in ospedali, Rsa, studi medici e strutture sanitarie in generale è valido fino al 30 aprile in assenza di ulteriori proroghe. L’ultima era stata decisa a fine 2022 dal ministro della Salute del governo Meloni, Orazio Schillaci: “Dobbiamo continuare a portare la mascherina in determinate circostanze. È un atto di rispetto nei confronti dei più fragili”, aveva spiegato. E proprio il ministro in una recente intervista alla Stampa ha sottolineato: “Si deciderà sulla base delle evidenze scientifiche. Ma si tratta di due luoghi (ospedali e Rsa, ndr) che devono rimanere protetti specialmente dove ci sono persone fragili”.

Ma sarebbe giusto continuare a far indossare ai parenti che vengono in vista ai fragili la mascherina? “Certo – replica Bassetti -. Ma basta obbligo. E lasciare iniziativa ai direttore delle strutture se imporre o meno il dispositivo di protezione. Si deve uscire dal concetto di misura unica per tutti ed entrare in un normalità come era prima del Covid: la mascherina in alcune situazioni l’abbiamo sempre usata”.

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