Opposizione

Cibo sintetico, Sprio: “Anche Albisola nella battaglia contro pratiche pericolose a livello sociale, economico e per la salute pubblica”

"La mia proposta discussa in consiglio comunale il 16 marzo scorso ha raccolto l'approvazione all'unanimità di tutti i consiglieri , sia di maggioranza che di minoranza"

Calogero Sprio

Albisola Superiore. Martedì scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato la proposta a firma del ministro all’agricoltura e di quello alla salute di porre il divieto alla produzione e commercializzazione di alimenti sintetici; il disegno di legge prevede sanzioni fino a 60.000 euro o addirittura il 10% del fatturato dell’azienda, per chi trasgredisce. Non sarà quindi possibile per esempio produrre carne ottenuta prelevando cellule staminali da un muscolo vivente per coltivarle in un bioreattore che ricorre all’uso di ormoni. Questo provvedimento ottiene il plauso della Coldiretti che ha già raccolto 500 mila firme a livello nazionale contro gli alimenti nati in laboratorio.

“Anche la nostra amministrazione – afferma l’assessore all’agricoltura di Albisola Calogero Sprio – ha sostenuto questa battaglia portata avanti a livello nazionale dalla Coldiretti; la mia proposta discussa in consiglio comunale il 16 marzo scorso ha raccolto l’approvazione all’unanimità di tutti i consiglieri , sia di maggioranza che di minoranza”.

“Si tratta di un risultato importante – prosegue l’assessore Sprio – perché abbiamo dato il nostro contributo affinché non fossero messe in atto delle pratiche estremamente pericolose a livello sociale, economico e sul piano della salute pubblica. Alcuni esempi di criticità che deriverebbero dalla produzione di cibo sintetico sono un maggior consumo di acqua ed energia, la cancellazione delle produzioni tipiche, distintive e tradizionali connesse alla varietà delle biodiversità locali e, a causa degli elevati costi dei brevetti e delle tecnologie, il privilegiare gli interessi di pochi operatori monopolizzando l’offerta di cibo nel mondo favorendo le grandi multinazionali; ma soprattutto ciò che allarma è l’aspetto sanitario: come affermato anche dal ministro della salute Orazio Schillaci il disegno di legge si basa su un principio di precauzione reso necessario dalla scarsità, ad oggi, di studi sugli effetti del consumo di cibi sintetici”.

“L’argomento, così come su tutte le tematiche più cruciali, vede però posizioni divergenti di soggetti più diversi che si dividono fra favorevoli e contrari; tra i favorevoli ritroviamo per esempio la Lega Anti Vivisezione che, nel sostenere i propri contenuti, ricorda che l’autorizzazione o meno alla commercializzazione spetta all’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare; ma una partecipazione attiva della popolazione così come delle istituzioni che le rappresentano possono condizionare le decisioni dei soggetti preposti a prendere le decisioni”.

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