Antivigilia

Calcio, Lavagnese vs Albenga decisiva per la Serie D: o bianco o nero con poche sfumature

Media punti quasi identitica per Buttu e Ruvo: si sfidano le migliori fino a oggi. Ma la partenza sprint dell'Albenga fa ancora la differenza

Lavagnese vs Albenga

Prima ovvietà: Lavagnese contro Albenga è derby tra squadre bianconere. Ma il dettaglio cromatico è forse l’ultima cosa che passerà per la testa alla due società, a due giorni ormai da una sfida la cui cornice di pubblico dovrebbe toccare quota 1000 spettatori. Seconda ovvietà meno sbandierata: seppur non in modo matematico, definirà le sorti del campionato. L’Albenga ha due risultati su tre: potrebbe rimanere a +8 o incrementare a +11. Insomma, un match point bello e buono. Se dovessero prevalere i genovesi, i 5 punti di distacco riaprirebbero, almeno fino a “smentita ulteriore”, il campionato.

La sorpresa e la delusione; i ruoli verranno mantenuti?

Scambio di ruoli? Proposta indecente che gli ingauni rifiuterebbero volentieri, i tigullini accetterebbero di buon grado.L’Albenga è la grande sorpresa. Non tanto per il valore dei giocatori – forti, alcuni di categoria superiore – e dell’allenatore, tra i più bravi se non “il” più bravo della categoria. I bianconeri sono partiti in ritardo per il passaggio di proprietà tra la famiglia Colla e Marinelli. Lo stesso presidente, non di certo “uno che ci gira intorno”, aveva parlato di due/tre anni per la Serie D. Eppure, la squadra si è subito compattata inanellando una serie record di vittorie indirizzando così il campionato fin da subito. Cosa che non hanno fatto i genovesi, la delusione insieme all’Imperia, che hanno iniziato a correre soltanto dopo l’avvicendamento tra Cammaroto e Ruvo. Ora l’Albenga ha il compito di provare a “non deludere” i sogni che con merito ha alimentato mentre la Lavagnese di tentare di “sorprendere” tutti con una rimonta che sarebbe memorabile.

Ritmo forsennato: centimetri, cross e giocate

Tanta spada, ma con in tasca anche il fioretto. Potrebbe essere un match fisico che potrebbe essere deciso da chi riuscirà a “ritagliare” spazi per mettere in mostra la tanta qualità a disposizione. Probabile che entrambe le squadre si dispongano con il modulo 3-5-2. La difesa a tre è stata la costante della formazione ingauna, che sui centimentri e l’affiatamento del terzetto Gargiulo – Scarrone – De Benedetti ha costruito gran parte delle sue fortune. Ma Buttu ha spesso dimostrato di saper cambiare in corsa, passando al 4-4-2 quando chiamato a dare una sterzata alle gare. Non mancheranno i cross dagli esterni anche lato Lavagnese, che spesso e volentieri prova il traversone verso il centro dell’area già dalla trequarti. Destinatari le punte Lombardi e Camara, che potrebbero essere due spine nel fianco per qualità e fisicità. Un duello rusticano con i centrali albenganesi che verrà riproposto “a specchio” dal lato opposto a ruoli invertiti: De Sousa, Sogno e Graziani saranno clienti difficili anche per il forte centrale Avellino.

Ruvo viaggia fortissimo ma Buttu non molla

Detto di due piazze “calde”, una storica inquilina della Serie D mentre l’altra che l’aspetta da una trentina di anni, e di due organici top, è da sottolineare come i due allenatori stiano facendo registrare ruolini di marcia davvero monstre. L’Albenga viaggia al ritmo di 17 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte.  Mister Ruvo è subentrato all’ottava giornata esordendo con una sconfitta proprio ad Albenga. Poi, una marcia spedita che ha consentito di passare da -15 a -8. Media punti di 2,33 per Buttu, media punti di 2,70 per Ruvo. Insomma, e terza ovvietà, sfida tra il meglio che questo campionato ha espresso fino a questo momento.

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