Finale Ligure. “Obiettivo riapertura spalti contro la Cairese: sarà la volta buona?” si titolava circa due settimane fa visti gli ultimi aggiornamenti sulla “questione Borel“. Un titolo che al suo interno comprende una domanda la quale ha la sua risposta: no, non sarà ancora il momento. L’impianto, quindi, continuerà a rimanere a porte chiuse senza una data precisa, con conseguenti disagi alla società giallorossoblù e con i vari spettatori, soprattutto nelle partite delle squadre giovanili, costretti a trovarsi un “posto” nelle zone limitrofe ad esso per poter seguire i propri figli, parenti o amici. Così si è fatto da ottobre a questa parte, così si andrà avanti a fare fino alla risoluzione del problema.
Dal canto suo l’amministrazione comunale, come spiega l’assessore allo sport Massimo Rescigno, ha dovuto seguire un procedimento ben preciso: “Ci siamo mossi appena saputa la problematica. Da quel momento abbiamo interpellato i tecnici esperti e, dopo alcune considerazioni, siamo arrivati a sostenere che sotto le 100 persone potevamo avere un percorso molto più facile e veloce per poter riaprire le tribune. Le pubbliche amministrazioni non possono fare il semplice acquisto ma devono indirizzarsi su MePa, ovvero una piattaforma che accoglie tutte le varie amministrazioni e che a sua volta accoglie tutti i vari commercianti che ricevono i nostri ordini”.
Allora l’ordine è stato effettuato ad un’azienda italiana che a sua volta si è appoggiata ad una tedesca. “Noi è quasi un mese e mezzo che siamo in attesa di queste transenne – dichiara Rescigno – e nel frattempo ci è stata data la garanzia di riceverle in una data tra il 20 e il 25 febbraio. Ad oggi risultano partite e dovevano arrivare tra venerdì e sabato, ma non sono ancora arrivate. Noi sollecitiamo quasi tutti i giorni, anche io come assessore e con me gli uffici competenti, ma purtroppo abbiamo le mani legate. Non ci sono alternative, non posso neanche pensare a disdire questo ordine. L’azienda italiana ci ha espresso il suo dispiacere e faranno una comunicazione al MePa per segnalare la poca serietà dell’altra“.
Come è dispiaciuto lo stesso Rescigno per via del disagio causato alla società del Finale: “Lo comprendo pienamente. Tutti i giorni mi rapporto con il presidente Cappa, una persona squisita e comprensiva, e da amministratore e cittadino finalese piange il cuore. È fondamentale che le strutture sportive funzionino e infatti abbiamo già agito sugli impianti elettrici. Ora siamo in mano ad altre persone e non dipende più da noi. Ci stanno continuando a ribadire che le transenne sono partite, purtroppo bisogna attendere ancora“.
Non resta che attendere ulteriori aggiornamenti sulla vicenda, anche se le tempistiche sono sempre meno chiare.