Stabilità

Bossarino a Vado Ligure, Raimondo (Green Up): “Raddoppio della discarica compatibile con il nuovo casello”

Alle considerazioni di Italia Nostra è arrivata la risposta della società che gestisce il deposito di rifiuti speciali

Bossarino discarica vado

Vado Ligure. Le grandi opere e gli interventi infrastrutturali sono di nuovo al centro del dibattito, in particolare la realizzazione del nuovo casello autostradale di Bossarino a Vado Ligure, uno degli interventi complementari rispetto alla realizzazione del terminal container in porto, e che ora è fermo al palo dopo le osservazioni del Ministero dell’Ambiente e la richiesta di integrazioni.

Nel merito sono arrivate le dichiarazioni di Roberto Cuneo, esponente di Italia Nostra: “Tra le tante osservazioni poste dal Ministero per approfondire la fattibilità del casello di Bossarino mi sorprende la mancanza di una osservazione molto importante: è in corso il raddoppio della discarica di Bossarino che è esattamente sopra il casello – afferma -. Questo raddoppio, invece di essere realizzato, come si fa di solito, estendendo la discarica lungo i confini (come per il Boscaccio), a causa della presenza di aree percorse dal fuoco, è realizzato raddoppiando lo spessore dello strato di deposito”.

“Questo comporta un aumento del rischio di scivolamento a valle. Credo che una verifica specifica sull’argomento vada fatta. L’argomento fu esaminato quando la Regione approvò l’ampliamento, ma va considerato che la Regione ha sempre guardato con estrema disponibilità tutti gli incrementi delle discariche, sia per gli interessi in gioco, sia per contribuire alla soluzione dei rifiuti di Genova” aggiunge.

“Osservo che quando fu discusso e approvato l’Accordo di programma per la piattaforma non furono coinvolte né le ferrovie, né le autostrade, dimostrando una mancanza di lungimiranza sconcertante: il casello e la stazione di carico dei treni avrebbero dovuto essere avviate contemporaneamente alla piattaforma. Ciò che rende sopportabile la mancanza di questa infrastrutture è l’evidente insuccesso commerciale della piattaforma che lavora a meno di un terzo di quanto previsto” conclude Cuneo.

Parole che, però, hanno trovato una immediata risposta da parte da Flavio Raimondo, presidente e Ad di Green Up, la società che gestisce la discarica di rifiuti speciali non pericolosi a Vado Ligure, con recupero di materiali e di energia elettrica da biogas: “L’attuale ampliamento della discarica è stato autorizzato nel 2018 secondo il Procedimento Unico Regionale. Nell’ambito di tale procedimento il progetto presentato e autorizzato affrontava il tema del corpo territoriale della medesima discarica” afferma.

“In particolare, veniva dato atto con calcoli geotecnici che era garantita la sicurezza di smaltimento e abbancamento dei rifiuti secondo quanto prescritto dalle norme tecniche vigenti”.

“Inoltre, nell’ambito del Piano di monitoraggio e controllo, previsto per questo tipo di opere e reso obbligatorio dall’autorizzazione, è stata programmata una serie di screening tecnici, da eseguire periodicamente per tutta la durata della discarica, che sono tutt’ora effettuati e confermano la stabilità dell’opera” precisa ancora Raimondo.

“La progettualità individuata per il raddoppio del deposito di Bossarino è quindi in linea con la tenuto geomorfologica dell’area, come dimostrato, appunto, dalle analisi e valutazioni svolte e ancora in corso” conclude il presidente e Ad di Green Up.

L’apertura del nuovo invaso di Bossarino di Vado Ligure, con i lavori avviati nel marzo 2022, ha previsto la costruzione di una gronda in calcestruzzo e massi per il recupero delle acque superficiali di circa 700 metri lineari e la costruzione di un canale in calcestruzzo – posizionato sotto il nuovo lotto – per il recupero delle acque sotterranee di circa 500 metri lineari.

Per l’invaso sono stati movimentati circa 130.000 m3 di terra di cui circa 80.000 m3, destinati alla creazione dell’argine di valle che sarà costituito da terre armate, un procedimento tipico e unico delle discariche liguri. Per il processo di stabilizzazione strutturale del sito è previsto l’impiego di 1.085 micro pali inseriti nel terreno con la tecnica del jet-grouting per la formazione delle colonne strutturali portanti.

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