Analisi

Aumenta l’occupazione nel savonese ma “troppo fragile e precaria”. E pesa il calo demografico

Il commento del segretario provinciale della Cgil, Andrea Pasa, sui dati relativi al mercato del lavoro

Occupazione Liguria Vaccarezza

La Provincia di Savona segna l’aumento maggiore dell’occupazione tra le province liguri con 108.335 occupati (+ 5.764 pari al +5,6%) con un tasso di occupazione più alto della Regione 66% e un tasso di disoccupazione più basso 5%.

“Questa tenuta, anzi aumento del numero di occupati lo si deve alle imprese certo, ma anche al lavoro che il Sindacato Confederale insieme alle categorie hanno svolto in questi anni difficili, in primis nel difendere con le unghie e con i denti le grandi imprese industriali savonesi contro tutti e tutti senza avere a fianco delle politiche industriali degne di questo nome” commenta il segretario provinciale della Cgil Andrea Pasa.

“Ma non è tutto oro quello che luccica. Purtroppo però ancora una volta i dati rilevano un aumento dell’occupazione precaria sia nel lavoro privato che pubblico e una forte penalizzazione del lavoro femminile e giovanile. E’ evidente che il mercato del lavoro continua a scaricare le proprie contraddizioni sui più deboli, in particolare le donne e i giovani. I dati numerici positivi sull’occupazione da soli non spiegano le grandi contraddizioni presenti nel mercato del lavoro in Provincia di Savona dove la precarietà continua ad essere preponderante; il 90% dei nuovi occupati ha un contratto precario”.

E ancora: “Inoltre la qualità dell’occupazione è in netto deterioramento lo si evince molto bene se si analizza l’occupazione per titolo di studio, infatti aumenta l’occupazione con titoli di studio bassi e diminuisce sensibilmente l’occupazione di laureati, continuiamo ad essere la provincia con la percentuale più alta rispetto al numero di abitanti di malattie professionali e di denunce di infortunio, e abbiamo le media delle retribuzioni giornaliere nel lavoro dipendente che continuano ad essere le più basse dell’intera regione”.

“Per questo è necessario che la politica si interroghi sulla qualità dell’occupazione e provvedere affinché non si accentui la frattura sociale ed economica che già esiste nella nostra provincia L’aumento dell’occupazione nel 2022, + 5.764 occupati sul 2021 è dovuto a UN AUMENTO NELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA + 1.411, NELLE COSTRUZIONI + 2.005, NEL COMMERCIO E TURISMO + 4.180, mentre cala nelle attività di pesca e agricoltura – 987, nei servizi -844; il savonese poi ha la più alta percentuale di lavoratori indipendenti, oltre il 31%, circa 30 mila lavoratori sul totale di 108 mila”.

“Altro dato preoccupante è che il 75,7% dell’occupazione part-time è composto da lavoratrici donne, che sale addirittura all’81,4% nell’occupazione dipendente” aggiunge l’esponente sindacale.

“Nel comparto turistico il 2022 ha segnato un buon risultato, anche se rimaniamo la provincia che ancora non ha recuperato tutto rispetto al 2019, gli arrivi sono il 26% del totale regionale mentre le presenze segnano un terzo dei tutta la Liguria; nel 2022 si sono registrate rispetto al 2021 + 28% di arrivi e + 23% di presenze, con il territorio provinciale che mantiene il primato rispetto alle altre province liguri”.

“Infine, un dato su cui ci si sofferma sempre troppo poco, quello demografico: nel 2022 la provincia perde oltre 1.400 abitanti, la città di Savona è quella che ha il segno più negativo fra le citta liguri con un decremento di 340 abitanti nel solo 2022, un meno 0,58% contro la media regionale del meno 0,44%. Tutto il savonese ha perso oltre 15 mila abitanti tra il 2012 e il 2022, il dato peggiore di tutto il Nord Ovest del Paese”.

“Servono tutti gli sforzi perché si concentrino le risorse e le politiche per costruire una occupazione di qualità; più retribuita, più sicura e meno precaria” conclude Pasa.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.