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Ato rifiuti, i sindacati: “Definire l’affidamento finale a SAT, sì al termovalorizzatore”

Attesa anche per la nuova società a Savona. sindacati in attesa del confronto in Provincia: "Un progetto lungimirante che traguardi una gestione totale del ciclo dei rifiuti"

mezzo Sat rifiuti

Savona. “Ormai il tempo a disposizione è agli sgoccioli. Giovedì 30 marzo abbiamo un incontro in Provincia per capire se ci sarà un’ulteriore rinvio per quanto riguarda l’acquisizione da parte di Sat di tutto l’ambito provinciale sui rifiuti. Ormai sono quasi due anni che si doveva chiudere questa partita ma per un po’ di malinconie politiche e di giochi di ‘potere’ e magari mettiamoci un po’ di lentezza da parte di qualche sindaco a capire e decidere e da parte di qualche ufficio provinciale che in tutto questo tempo ha continuato a prender tempo portandoci in queste condizioni. Noi giovedì auspichiamo che si dica la parola fine a questa vicenda a dir poco assurda”.

Così i sindacati (Fit Cisl, Fp Cgil e Uiltrasporti) intervengono sulla questione Ato rifiuti in attesa del confronto di fine settimana a Palazzo Nervi.

“A nostra conoscenza – proseguono – ormai tutti i Comuni sono d’accordo al passaggio. Il futuro della gestione rifiuti è nelle mani degli uffici della Provincia, e non tanto nelle mani del Presidente da poco rieletto, ma di qualche ufficio che forse non ha ancora ben capito il rischio che stanno correndo. Se entro il 30 giugno non ci saranno i passaggi di consegna tra le aziende attualmente operanti sul territorio, si rischia il commissariamento e non crediamo che la Provincia e tutti gli addetti ai lavori ne uscirebbero molto bene”.

E rivolgendosi a possibili contrari al passaggio: “Oppure se qualcuno ha idee diverse che esca fuori poiché i lavoratori e le aziende stesse non possono vivere in questa totale incertezza senza conoscere il loro futuro, e lo diciamo soprattutto per quei lavoratori che lavorano in condizioni a dir poco inadeguate nei piccoli comuni della zona ingauna che aspettano ormai da troppo tempo l’auspicato passaggio aziendale”.

Poi un riferimento alla raccolta rifiuti nel capoluogo: “E non dimentichiamo che abbiamo anche la partita dell’Ata di Savona dove stiamo aspettando l’incontro con la cordata Sea-s (Egea Ideal Docks) che dovevamo incontrare il 29 ma ci è stato chiesto un rinvio che speriamo sia fissato nei prossimi giorni per capire quando sarà fissato il passaggio di consegna anche qui in una situazione gestita egregiamente dalla dirigenza Ata. Ricordiamo che l’azienda è commissariata ed evidentemente non può fare investimenti quindi tutti aspettiamo che il passaggio avvenga al più presto per partire finalmente in una maniera adeguata e consona per Savona”.

Il 30 ci sarà anche il passaggio dei Lavoratori di Ecology srl che si occupano della pulizia del centro città alla Coop Miglio Verde: “Noi anche su questo vigileremo che vengano rispettati totalmente i diritti dei lavoratori sia reddituali normativi e contrattuali. Per chiudere abbiamo un’azienda come Iren che impiega settimane per darci delle risposte in merito ad alcune richieste inviate riguardante alcune problematiche di alcune categorie di lavoratori che svolgono anche mansioni qualificate in certi casi senza il rispetto totale del contratto nazionale. Questo modus operandi è lo stesso che usano per ogni nostra richiesta”.

E concludono amareggiati: “Questo è un po’ lo specchio della situazione Igiene Ambientale della Provincia di Savona. Un comparto che occupa oltre 600 persone a svolgere un servizio pubblico essenziale. Crediamo sia giunto il momento di mettere definitivamente in ordine la situazione prima che sia troppo tardi e provare a preparare un progetto lungimirante che traguardi una gestione totale del ciclo dei rifiuti con la chiusura finale nell’aumento della differenziata e la costruzione di un termovalorizzatore, evitando l’ampliamento e la costruzione di nuove discariche sistema ormai obsoleto della gestione dei rifiuti“.

Un messaggio indirizzato anche alla Regione Liguria e al nuovo piano sui rifiuti per il territorio ligure e la sua nuova impiantistica di settore, senza contare che, in tema di discariche, dopo l’ampliamento di Bossarino, si attende ancora il via libera definitivo per quella del Boscaccio, sulla quale proprio i sindaci a Palazzo Nervi avevano chiesto una accelerata per avere garanzie su smaltimento e conferimento.

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