Presa di posizione

“Vivere Vado”, nuovo casello di Bossarino: “Integrazioni del Ministero per l’impatto ambientale”

Il gruppo di minoranza vadese precisa sull'iter del progetto e sulle ragioni delle modifiche ministeriali

casello bossarino

Vado Ligure. Slittano i tempi per la realizzazione del nuovo casello di Bossarino a causa della richiesta di integrazioni al progetto da parte del Ministero dell’Ambiente: “Si tratta di integrazioni riferite a diversi fattori: suolo, rumore, atmosfera, popolazione, salute, paesaggio…” afferma il movimento politico “Vivere Vado”.

“Il nostro sindaco dice di non capire “il senso di questa ulteriore richiesta” che, allungando i tempi, “crea un danno all’economia e alla comunità…”. Vivere Vado è invece convinta che le richieste di integrazioni, chiarimenti, approfondimenti, elaborate dopo attento esame dai tecnici preposti alla valutazione d’impatto, vadano nella direzione di bilanciare costi e benefici, non solo economici, al fine di ridurre gli effetti negativi sul territorio, e i danni alla collettività”.

“Non si tratta di impigli burocratici, come si intende a far credere, ma misure imposte dalla legge per interventi a così alto impatto ambientale” precisa ancora il movimento vadese.

“Se il sindaco avesse letto il documento avrebbe evitato anche questa volta di parlare senza cognizione di causa privilegiando la propaganda rispetto al merito che, anche in questo caso, attiene alla difesa dei diritti della comunità”.

“Vivere Vado ricorda che, se il casello è necessario, è altrettanto necessario riflettere sul fatto che l’autostrada non è in grado di reggere un ulteriore aumento di traffico pesante, così come la linea ferroviaria fatica già ad assorbire l’incremento dei
treni merci prodotto dal traffico portuale”.

“I nodi verranno via via al pettine, e a qualcuno toccherà sbrogliarli” conclude “Vivere Vado”.

Le integrazioni ambientali richieste dal Ministero

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