Loano. Missione compiuta. Si è conclusa positivamente l’impresa dei rievocatori dell’associazione 51eme Demi Brigade de Bataille che lo scorso 21 e 22 gennaio hanno ridato vita a “La marcia del Colonnello Joubert”, evento occorso durante la battaglia di Loano che determinò la vittoria schiacciante dell’esercito rivoluzionario francese al comando del colonnello Joubert (il quale, proprio in virtù di questo risultato, venne nominato poi generale di brigata).
I membri dell’associazione storico-culturale con sede a Loano che da anni organizza la rievocazione storica legata alla Battaglia di Loano del 23 novembre 1795 hanno percorso trenta chilometri a piedi, da Colla Scravaion a Colla di San Giacomo, con indosso un’uniforme napoleonica storicamente accurata (composta da scarpe ambidestra in cuoio chiodate, uniforme in lana e buffetterie e zaino in pelle di mucca). Un’impresa che è stata quasi un’avventura e che ha consentito al pubblico che l’ha seguita di scoprire alcuni aspetti certamente poco noti della storia del comprensorio loanese.
Cenni storici
Durante la battaglia del 23 novembre 1795 l’avanguardia della divisione del generale Andrea Massena precede a tappe forzate la colonna del colonnello Joubert, che partendo da Zuccarello ha raggiunto di buona mattina la zona Colla dello Scravaion. Superata la prime linea a costo di feroci scontri contro le armate imperiali austriache, i soldati continuarono sino ad arrivare (intorno alle 23 circa) sulla “Strada del Sale” a Colla San Giacomo sopra Feglino. Complessivamente, le truppe hanno percorso 32 chilometri tra impervi sentieri di montagna, coperti da 30 centimetri di neve e con un freddo pungente. Qui hanno intercettato i primi austriaci in ritirata sull’unica strada carreggiabile che portava in Piemonte. A seguito di quell’evento gli austriaci persero più di cento carri, insieme a tutta l’artiglieria e rifornimenti. Un grande colpo messo a segno dai soldati della Rivoluzione Francese. Dopo questa battaglia un giovane generale nominato comandate dell’Armata d’Italia cominciò la sua ascesa: il suo nome era Napoleone Bonaparte.
La marcia del Colonnello Joubert oggi
Dopo più di 200 anni, alcuni dei più audaci “granatieri” della 51eme Demi Brigade de Bataille, insieme con un granatiere della 59ème e due amici francesi del 17ème Légère, hanno ripercorso i sentieri di una delle più impervie marce dell’epoca napoleonica, dando vita ad un evento “hardcore” diverso da tutti gli altri: una “Living History” impegnativa ed esclusiva che ha consentito loro di vivere in prima persona, e come mai prima d’ora, le difficoltà affrontate dai soldati dell’armata francese a fine XVIII secolo.
“Il primo tratto di 19.6 chilometri è stato percorso in 5 ore e 30 minuti (sosta inclusa), con sentieri freddi ed esposti al vento, ma col favore di un cielo sereno oltre un notevole dislivello – spiega Andrea Puleo, presidente dell’associazione, che ha tenuto un diario dell’impresa – Le temperature erano intorno ai 2 grandi, con 6 gradi a mezzogiorno e -7 gradi durante la sera. Per la notte, alcuni hanno trovato rifugio in un cascinale nella zona della Casa del Mago, dopo il passo del Melogno, mentre altri hanno dormito in tenda, sulla paglia, esattamente come all’epoca. I soldati si sono rifocillati e riscaldati con una buona zuppa di verdure ed un buon boccale di vino (questo rigorosamente ligure). Perfino il pasto è stato frutto di perfetta ricostruzione filologica”.
“Dopo la notte passata a riposare non proprio al caldo, ci siamo rimessi in marcia di buona mattina. Il secondo percorso è stato di 12,8 chilometri, con tratti più impegnativi e temperature più rigide che hanno visto il sopraggiungere di una nevicata finale”. Ed ecco poi arrivare il traguardo, cioè la Colla di San Giacomo.
“Rivolgiamo un grazie sincero a coloro che hanno reso possibile l’organizzazione della Marcia: ringraziamo tutti i coraggiosi partecipanti che hanno creduto nell’intrepido slancio di quest’impresa e che hanno condiviso quest’avventura. Il nostro gruppo cerca di riproporre fedelmente la vita del soldato e le attività di un plotone di granatieri di un battaglione d’epoca napoleonica, tutte scandite dalla esatta disciplina militare del 1791. I nostri soldati vivono le abitudini dell’epoca adottando un approccio al reenactment più ‘vero’ possibile. Il reenactment dà la possibiltà di conoscere la storia da un’altra prospettiva, vivendola in prima persona. Inoltre, abbiamo il privilegio di viaggiare condividendo questa passione con tanti amici in tutta Europa”.
Puleo lancia poi l’appello: “Sei dinamico? Appassionato di storia? Ti piace viaggiare? Desideri vivere emozioni mai provate? Militerai in uno dei gloriosi reggimenti napoleonici ripercorrendo l’epopea sui campi di battaglia, prenderai parte, nei fine settimana, alle nostre trasferte in Italia, Belgio, Francia, Spagna, Russia, Austria, Repubblica Ceca e Germania. La Storia è passata da qui, puoi passarci anche tu”. Per informazioni è possibile inviare una mail a 51emebataille@gmail.com.