"pendolaria"

Treni, report di Legambiente: 100mila viaggiatori in meno e dubbi sul raddoppio ferroviario

In Liguria su 493 km di rete ferroviaria 159 km sono ancora a binario semplice, poche risorse nel bilancio regionale

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Liguria. Esce oggi il nuovo rapporto Pendolaria 2023, in cui ogni anno Legambiente fa il punto sul trasporto su ferro in Italia – indietro rispetto agli altri Paesi europei – con un’analisi sul presente e futuro di questo settore.

In Liguria come nel resto del Paese, la transizione ecologica dei trasporti è ancora troppo lenta: a pesare sono soprattutto i continui ritardi infrastrutturali, i treni poco frequenti, le linee a binario unico, la lentezza nella riattivazione delle linee ferroviarie interrotte, chiuse e dismesse, e poi le risorse economiche inadeguate.

In Liguria su 493 km di rete ferroviaria 159 km sono ancora a binario semplice – una percentuale tra le più basse d’Italia, che rallenta lo scambio e le potenzialità di trasporto tra la Liguria e le altre regioni.

Il necessario raddoppio ferroviario sulla linea per Ventimiglia continua a lasciare perplessa l’associazione ambientalista, che ricorda come lo spostamento a monte del tracciato allontana dai centri urbani il servizio, con risultati deludenti e poco confortanti laddove questa soluzione è già stata preferita rispetto al mantenimento della linea vicino ai centri abitati.

Dunque, sarebbe preferibile un potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria senza un “trasloco” del tracciato, anche per i costi e lo stesso impatto ambientale complessivo. Una presa di posizione da parte di Legambiente Liguria che si rinnova forte, anche, del fatto che l’opera, seppur commissariata e inserita tra quelle strategiche, non è stata ancora finanziata.

Nel report viene segnalato l’aumento dell’offerta del numero di treni regionali giornalieri che passano da 259 del 2020 a 292 del 2021, l’età media dei convogli resta sostanzialmente invariata da 11,6 a 11,3 anni  con una percentuale di treni che hanno più di 15 anni del 17%.

Lo stanziamento della Regione per il servizio ferroviario nel 2021 è stato di 34,52 milioni di euro, in aumento dal 2020 dove era stato di 23,41 milioni, invariato invece lo stanziamento per il materiale rotabile (2,6 milioni). Lo stanziamento rispetto al bilancio regionale è dello 0,66%, leggermente aumentato (dello 0,2%) rispetto all’anno precedente.

Il numero di viaggiatori al giorno, riferito al 2021, ha continuato a risentire degli effetti dovuti all’emergenza sanitaria da Covid-19, seppure in misura minore rispetto al 2020. Nei dati raccolti su base regionale, a livello nazionale, non vengono quindi ancora raggiunti i livelli di frequentazione che caratterizzavano il periodo pre-pandemico. In Liguria si è scesi a 100mila viaggiatori, mentre il trend dal 2009 al 2019 era in crescita da circa 122mila a 128mila viaggiatori.

“Bisogna ritornare a far crescere il numero di persone che quotidianamente utilizzano il treno – commenta Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria – ma è necessario rendere più attraente questo mezzo e il suo servizio. Il continuo aumento del costo di biglietti e abbonamenti, tornati ad aumentare dal 2022, non giova certamente a questo obiettivo.

La Regione migliora alcuni dei dati relativi al trasporto ferroviario  ma lo fa con grande timidezza. Lo stanziamento sul bilancio regionale ne è la dimostrazione, con un aumento per il servizio di soli 0,2 punti percentuali rispetto al bilancio regionale complessivo.

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