Savona. Se ieri è stato Ermanno Frumento ad esprimere tutto il suo rammarico ai nostri microfoni, oggi è stata la volta dell’intero gruppo squadra biancoblù. Riccardo Quintavalle, essendo il capitano, ha fatto da portavoce di uno spogliatoio sempre più stravolto da ogni avvenimento esterno a quello del terreno di gioco.
Il pareggio contro la Priamar porta il Savona ad una distanza di sei punti dalla zona playoff. Quintavalle però mette già il punto su una rincorsa in extremis per via dell’umore nero che c’è all’interno dell’ambiente: “Ora che il sogno è finito volevamo ringraziare tutti i tifosi che ci hanno accompagnato in questa avventura, compreso il club della Val Bormida. Sono state fatte delle dichiarazioni che hanno colpito un ragazzo molto riservato come Carlo Porta, che non si meritava assolutamente un’uscita del genere. In altri spogliatoi sarebbero potute scoppiare delle risse. Da questo il gruppo ci è rimasto veramente male ed è inutile andarsi ad allenare, prendendosi del freddo, quando il nostro futuro viene giudicato da persone che non ci hanno mai visto giocare, che non sanno neanche i nostri volti e le dinamiche sportive“.
“Nei momenti decisivi ci sono sempre state polemiche, per esempio quelle dopo la sconfitta con la Letimbro – ricorda il capitano biancoblù -. Nella settimana antecedente alla sfida contro il Masone, dove una vittoria ci avrebbe portato al terzo posto, c’è stato il mio allontanamento dalla rosa per poi rimettere le cose a posto. Tuttavia l’ambiente era già stato destabilizzato. Settimana scorsa è successa la stessa identica cosa ma questo gruppo ha una dignità“.
Ed è per questo che la stagione calcistica 2022/2023 potrebbe non vedere una regolare conclusione, come spesso auspicava mister Frumento. “Abbiamo mangiato tanto fango, allenandoci in condizioni disumane per i tifosi, per l’obiettivo e per il logo. Ieri abbiamo fallito e adesso è giusto che, visto il rapporto che c’è con la società, ognuno sia libero di compiere le sue scelte per le prossime quattro partite. Domenica giocheremo perché non vogliamo mettere in difficoltà le altre squadre che si stanno giocando la salvezza, ma poi si vedrà. Noi auguriamo già di fare il meglio possibile al Savona che verrà, siccome dovranno trovarsi altri 16 calciatori che accettino questo prestigioso logo. Il nostro obbligo di calciatori è finito qua” conclude Quintavalle.