Savona. “Non c’è alcun ritardo per il passaggio alla nuova società. Il prossimo step è il conferimento del ramo di azienda, poi sottoscrizione patti parasociali. Seguirà la stipula del contratto con il Comune. Il cronoprogramma è delineato dall’offerta che è stata presentata dai vincitori della gara. Sono previsti 6 mesi prima del passaggio al nuovo sistema porta a porta”. Lo ha detto l’assessore Barbara Pasquali in risposta all’interpellanza presentata dai consiglieri di minoranza Fabio Orsi e Daniela Giaccardi sulla raccolta rifiuti a Savona.
I consiglieri hanno chiesto “quali sono le ragioni per le quali il servizio inizierà l’anno prossimo, qual è il cronoprogramma, quali sono le rassicurazioni fornite dal gruppo societario aggiudicatario della gara rispetto ai tempi, quali sono le richieste del Comune alla società nel periodo di transizione. Abbiamo dubbi e preoccupazioni sulla partenza del servizio“.
A inizio marzo, quindi, subentro dell’Ati formata da Egea Ambiente, Ideal Service e Docks Lanterna che si è aggiudicata il bando di gara per l’acquisizione del 49% di Sea-s Srl. “I servizi migliorativi – ha detto Pasquali – saranno definiti insieme alla nuova società”. Orsi attacca: “Il Comune non sa ancora quali migliorie intende chiedere, ma dovrebbe avere una sua proposta”.
Per sostenere economicamente il nuovo sistema di raccolta rifiuti è previsto un aumento della Tari del +20%. Una vera e propria rivoluzione nella città della Torretta, che comporterà, tra le principali novità, la raccolta porta a porta (ritiro, presso ciascun “civico”, dei rifiuti in determinati giorni e ore) e l’applicazione della tariffa puntuale (il contribuente pagherà in proporzione alla quantità di rifiuti prodotti).