Albenga. “Avrei voluto evitare di parlare di quanto accaduto ieri mattina ad Albenga in occasione delle celebrazioni della battaglia di Nikolajewka, ove io ero presente in rappresentanza ufficiale della Regione Liguria. Purtroppo informazioni distorte e non veritiere, per amore di verità, mi obbligano a raccontare quanto realmente accaduto”. Il consigliere regionale Angelo Vaccarezza precisa meglio quanto avvenuto ieri ad Albenga, quando alcuni partecipanti alle celebrazioni gli hanno letteralmente “voltato le spalle” in segno di protesta.
“Dopo la sfilata per le vie cittadine, la parte riservata alle orazioni si è svolta in piazza XX Settembre: qui erano radunate circa 220 persone – precisa Vaccarezza – Durante il mio intervento, venti persone, esattamente venti, e non ‘praticamente tutti’ come uscito oggi su alcuni media (potete verificarlo voi stessi attraverso i video e le immagini pubblicate ovunque) si sono girate di spalle. Sarò sincero: poco mi tocca il comportamento di chi sulle pagine social è bravo, oltreché ad insultare me e la mia famiglia, ad augurarmi ogni genere di disgrazia, ma di persona non ha il coraggio di avvicinarmi per un civile confronto”.
“Quello che ai miei occhi è grave, ma davvero grave, è che fra queste persone ce n’era una che portava un tricolore dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, l’Anpi insomma. Voltare la schiena, portando un tricolore ad una cerimonia civile, ad un rappresentante delle istituzioni democraticamente eletto, che prende la parola, ad un monumento che ricorda i caduti, a tutti i componenti delle forze armate presenti, è un atteggiamento che non rende degno chi il tricolore lo porta”.
“Ho sempre rifiutato l’idea che l’Anpi fosse il braccio operativo-propagandistico dell’estrema sinistra. Ma ahimè, come si dice, i fatti contano, e quello compiuto ieri dalla vostra portabandiera, cari vertici Anpi, è un gesto vergognoso, totalmente esecrabile. Mi auguro che vogliate, dopo aver porto le vostre scuse, non certo a me ma all’istituzione che rappresento, prendere le distanze non solo da quanto accaduto, ma, agendo in concreto, rimuovere la signora presente ieri da qualsiasi carica in seno al vostro direttivo”.