Ponente. Il raddoppio ferroviario resta una delle grandi opere commissariate e quindi inserita a pieno titolo tra gli interventi infrastrutturali strategici per il Paese, ma ancora manca il finanziamento per la sua realizzazione. Nonostante questo, l’iter progettuale e amministrativo prosegue.
Rispetto alle risorse stanziate proprio per la fase di progettazioni e per le azioni propedeutiche all’infrastruttura ferroviaria, la situazione attuale vede un aggiornamento sulla base della conferma dei siti di conferimento del materiale di scavo.
Secondo quanto appreso da Rfi, l’obiettivo è quello di avviare entro l’estate le procedure per acquisire i pareri ambientali. Dunque prosegue l’attuale fase dei permessi e delle varie autorizzazioni.
A dicembre 2021 era stata completata la rivisitazione della progettazione definitiva, con adeguamento tecnico/funzionale alle più recenti norme e specifiche tecniche di interoperabilità e con nuova stima del costo reiterato al vincolo preordinato all’esproprio dei terreni necessari alla costruzione ferroviaria.
Inoltre, prosegue il dialogo e il confronto con le stesse amministrazioni comunali, dopo gli incontri che si erano svolti sul territorio da parte dello stesso commissario Vincenzo Macello. Sono stati anche avviati gli studi di fattibilità sulle richieste formulate dai Comuni di Pietra Ligure, Albenga e Villanova d’Albenga i cui esiti, se condivisi con le amministrazioni, potranno essere portati nella Conferenza di Servizi, il cui avvio è, in ogni caso, legato alla disponibilità dei finanziamenti.
Per quanto riguarda il territorio albenganese, ad esempio, è pendente una sentenza del Tar in merito alle aree dove dovrebbe sorgere la nuova stazione ferroviaria. Su questo fronte, infatti, esistono elementi progettuali legati alla stessa viabilità e tavoli tecnici specifici.
La preoccupazione affiorata negli ultimi tempi rispetto al progetto e al suo andamento era stata l’assenza di parlamentari savonesi in grado di mettere pressione per concretizzare effettivamente l’opera, tuttavia lo stesso vice ministro ai Trasporti Edoardo Rixi ha ribadito che il raddoppio ferroviario rimane opera strategica per il Governo, così come per la stessa Regione Liguria. Altro aspetto di non poco conto rimane quello dell’inserimento dell’opera nel medesimo piano industriale 2022-2031 di Ferrovie dello Stato.
Non bisogna dimenticare, inoltre, la complessa partita aperta con le associazioni agricole e le procedure di indennizzo e/o spostamento delle aree agricole che verranno esautorate con una possibile apertura dei cantieri: anche su questo era stata ribadita la promessa di una valutazione certa e compiuta in merito all’impatto che comporterà il nuovo tracciato ferroviario su oltre un centinaio di aziende dell ponente savonese e della piana albenganese. Ad ora, però, il tavolo operativo sulle necessarie compensazioni a imprese, coltivatori e produttori agricoli, compresa la possibilità di trasferimento delle aziende in nuove aree da realizzare nei siti di abbancamento del materiale di scavo, deve ancora partire, in attesa dei medesimi pareri ambientali necessari a proseguire un complesso iter progettuale, sul quale, infine, pesa la dura battaglia condotta da comitati e associazioni contrati alla realizzazione dell’opera.
Ultima considerazione, sul finanziamento dell’opera – e di un certo peso -, è un possibile aggiornamento dei costi, considerato che le opere strategiche in corso e/o in atto hanno dovuto fare i conti con le conseguenze del caro energia e i rincari notevoli dei materiali e delle varie forniture.
Insomma, se del raddoppio ferroviario della tratta Andora-Finale Ligure si parla, come si dice, da diversi decenni, la sensazione è quella di altro inevitabile tempo per delineare una sua fattibilità reale, al di là della fine lavori indicata nel prospetto progettuale, prevista per il 2029.
IL PROGETTO:
Il progetto prevede la realizzazione del raddoppio, in variante rispetto al tracciato attualmente in esercizio, della tratta tra Andora e Finale Ligure per un’estesione di circa 32 km di cui 25 km in galleria. È prevista inoltre la realizzazione del Piano Regolatore Generale della Stazione di Finale Ligure, la realizzazione delle Stazioni di Albenga e Andora e delle Fermate di Pietra Ligure, Borghetto Santo Spirito – Loano e Alassio (sotterranea). La realizzazione della nuova linea potenzierà i collegamenti merci e passeggeri nonché l’adozione dei più elevati standard tecnologici e di sicurezza. I vantaggi: aumento della capacità teorica ammessa sulla tratta oggetto di raddoppio dagli attuali 4 treni/h a 10 treni/h nei due sensi di marcia e una riduzione dei tempi di percorrenza.
Il costo complessivo dell’opera ammonta a 2,1 mld di euro.