Posizioni

Primarie Pd, tra i Giovani Democratici il savonese si smarca e conferma il sostegno a Bonaccini

La maggioranza ligure appoggia Elly Schlein, ma il segretario savonese dei GD tira dritto sulla candidatura del presidente dell'Emilia Romagna

Stefano Bonaccini a Savona

Liguria. “In un momento di così grande fragilità è necessario raccogliere la forza e la passione di chi da sempre ha creduto nella storia del Partito Democratico attraverso l’impegno e la militanza di tutti i giorni. Ecco perché abbiamo deciso di sostenere Stefano Bonaccini come candidato alla segreteria del PD. Siamo certi che la sua leadership, insieme a un gruppo dirigente fortemente rinnovato, possano rappresentare quella proposta autorevole, credibile, pragmatica in grado di offrire una nuova speranza di cambiamento a milioni di italiani”.

Nonostante nella nostra regione, la maggioranza al momento sostiene Elly Schlein, il segretario savonese dei Giovani Democratici ribadisce il proprio appoggio a Stefano Bonaccini: con lui una parte minoritaria del partito, ma pronta a fare rete e costruire un progetto condiviso.

“Stefano Bonaccini – sottolineano dal gruppo dei GD – è la persona giusta perché ha una forte esperienza politica e amministrativa: in passato ha guidato il PD dell’Emilia Romagna in modo unitario e vincente, dimostrando solidità e capacità di unire. Due cose essenziali per il nostro partito. Oggi governa una Regione importante e presa riferimento da tutti per la buona amministrazione: un bel contraltare al governo del paese, sia sul piano simbolico che sul piano concreto delle politiche. È stato anche per diversi anni presidente della conferenza delle regioni, dimostrando di saper tenere unito il quadro istituzionale e maturando un’esperienza estremamente importante”.

E poi evidenziano: “Non può esserci un grande partito senza una grande giovanile, quindi come Giovani democratici Liguria per Bonaccini abbiamo deciso di lavorare ad un documento, che individua 5 punti fondamentali, su cui costruire il futuro dell’azione del PD e l’importante ruolo della giovanile. Al primo posto c’è il tema del lavoro: lotteremo duramente per introdurre il salario minimo e diciamo un secco basta ai tirocini non retribuiti. Al secondo punto abbiamo la lotta ai cambiamenti climatici, investendo nelle energie rinnovabili e nella ricerca per l’energia rinnovabile a fusione, per esplorare tutte le possibilità di produrre energia senza scorie radioattive e senza produzione di CO2″.

“Al terzo punto istruzione, università e ricerca perché ‘nella formazione risiede l’antidoto alle disuguaglianze e il principale strumento di emancipazione e di crescita personale dell’individuo’, il nostro sistema scolastico è indietro di 30 anni e non tutti possono permettersi di seguire adeguatamente gli studi, un cambio di rotta è necessario e per fare questo il contributo di noi giovani è fondamentale. Al quarto punto l’importanza dell’Europa, oggi L’unione europea non basta, dobbiamo intraprendere la strada per il federalismo europeo per avere una politica estera più influente e la formazione di una difesa comune europea. Al quinto punto i diritti, in Italia con i diritti civili siamo purtroppo molto indietro rispetto ad altri paesi e questo governo di una delle destre più becere e bigotte non aiuta ad andare avanti, sarà fondamentale fare una grande opposizione e lottare affinché tutti non potranno sentirsi uguali e liberi in questo paese”.

“Dopo questo congresso – concludono – noi Giovani Democratici dobbiamo ripartire con ancora più forza e coraggio per fronteggiare le sfide che ci attendono, noi siamo il futuro di questo paese e del partito e non possiamo permetterci di stare fermi a guardare”.

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