Albenga. Il sindaco Riccardo Tomatis chiede certezze riguardo alla riattivazione dei posti letto tolti dall’Asl al reparto di medicina interna dell’Ospedale Santa Maria di Misericordia. Questo il fulcro dell’incontro tenutosi questa mattina in Comune ad Albenga tra il primo cittadino e il dott. Riccardo Goretti, primario di medicina interna degli ospedali di Pietra Ligure e di Albenga.
Afferma il sindaco Riccardo Tomatis: “Troppo spesso ciò che è ‘provvisorio’ poi diventa definitivo. Questo non può accadere per il reparto di medicina interna dell’Ospedale di Albenga. La popolazione del nostro territorio è prevalentemente anziana, per questo i posti letto di medicina interna sono probabilmente i più importanti per rispondere alle esigenze dei pazienti”.
“Inoltre – prosegue – occorre considerare che la maggior parte (circa il 70%) dei pazienti che arrivano al Pronto Soccorso del DEA di II livello vanno, poi, ad occupare letti del reparto di medicina interna quindi ridurre questi posti letto significa costringere i pazienti a soggiornare più tempo al Pronto Soccorso, spesso in condizioni disagiate, rimanendo in barella e senza poter avere l’adeguata assistenza. Ogni reparto chiuso compromette la tutela del diritto alla salute dei cittadini”.
Sulla questione, arrivano le rassicurazioni da parte di Asl2: “Nel caso specifico sono stati momentaneamente accorpati al 3° piano dell’ospedale alcuni posti letto di medicina interna provenienti dal 2° piano per favorire l’attività del personale in questo momento numericamente in sofferenza. Nella manovra sono stati temporaneamente disattivati meno di 10 posti letto, che saranno riattivati già dal mese di marzo grazie alle azioni messe in campo dal dipartimento e dall’azienda per ovviare alla carenza di dirigenti medici. Questa riorganizzazione porterà anche la riapertura dei letti di cure intermedie come in epoca pre covid. Non è quindi intenzione di questa Asl – sottolineano – depotenziare in alcun modo l’ospedale di Albenga, il cui ruolo è perfettamente tratteggiato nel piano socio sanitario, che è appena all’inizio del suo iter burocratico e prevede nelle sue fasi anche un confronto con i sindaci del territorio. A testimonianza del fatto che non c’è alcuna volontà di svilire il ruolo del Santa Maria di Misericordia, si ricordano i concorsi già attivati tra gennaio e febbraio per un medico a tempo indeterminato e un medico a tempo determinato di medicina interna, e un medico a tempo indeterminato infettivologo, specialità presenti all’Ospedale di Albenga”.
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