Onlus

Nave Italia, il brigantino a vela più grande del mondo nei prossimi mesi anche a Savona

In corso i lavori di manutenzione, il 4 aprile salperà per la sua campagna di solidarietà rivolta alle persone con disabilità: a bordo saliranno 20 associazioni

nave italia

Liguria. Nave Italia, il brigantino a vela più grande del mondo, si rifà il look in vista dell’apertura della campagna di solidarietà che prenderà il largo il 4 aprile dal porto di La Spezia dove è ormeggiata la nave.

Come ogni anno, durante i mesi invernali, per Nave Italia è giunto il momento di una “pausa”. In questi mesi, infatti, il brigantino è sottoposto ad una serie di lavori di manutenzione a legni di coperta, motori, macchinari e impianti, nonché pulizie delle casse di gasolio e liquami, riparazione del rivestimento del ponte castello, sostituzioni di inserti e vele, collaudo di piccoli carichi e zattere di salvataggio e le consuete ispezioni e visite annuali necessarie al rinnovo del certificato di classe RINA.

Il brigantino più grande del mondo, si prepara, grazie a questi interventi manutentivi, ad affrontare un nuovo anno ricco di appuntamenti e progetti. La campagna di solidarietà di Nave Italia salperà, infatti, il 4 aprile dal porto di La Spezia per toccare, lungo tutto il periodo primaverile ed estivo, i porti italiani di Genova, Savona, Livorno, Civitavecchia, Olbia e Cagliari.

Generico febbraio 2023

A bordo, in compagnia dell’equipaggio e dello staff della Fondazione, saliranno più di 20 associazioni che hanno fatto domanda di partecipazione e che sono attualmente al vaglio del comitato scientifico della Fondazione Tender to Nave Italia. Oltre ai progetti di solidarietà diverse le presenze di Nave Italia ad eventi regionali e nazionali per promuovere le attività portate avanti dalla Fondazione.

L’obiettivo, anche quest’anno, è quello di preparare al meglio il brigantino per proseguire l’opera di consolidamento scientifico del “Metodo Nave Italia”, una metodologia indirizzata a persone con disabilità cognitive, deficit sensoriali, malattie genetiche, disagio psichico e sociale, nelle varie forme in cui esso si manifesta. A bordo di Nave Italia, una varietà di componenti terapeutici che consentono agli operatori di sviluppare piani di trattamento personalizzati, utilizzando strumenti di terapia individuale, familiare e di gruppo, test psicologici, gestione dei farmaci, dieta sana, modelli di sonno e attività fisica regolari. Il metodo Nave Italia nel tempo si è rivelato efficace per il benessere di quanti lo hanno sperimentato, sviluppandone l’autostima e le capacità relazionali.

TENDER TO NAVE ITALIA

Fondazione Tender To Nave Italia ETS, ente senza scopo di lucro fondato nel 2007, promuove numerosi progetti di solidarietà a favore di Associazioni non profit, Onlus, Scuole, Ospedali, Servizi sociali, Aziende pubbliche o private che sostengono azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie. Mission della fondazione è combattere ogni forma di pregiudizio sulle disabilità e sul disagio sociale, abbattendo il muro dell’indifferenza e ponendosi al fianco di persone fragili che, a causa di quel pregiudizio, rischiano di finire ai margini della comunità.

Le “armi” della Fondazione sono progetti educativi e riabilitativi che vengono realizzati a bordo di un brigantino a vela battente bandiera della Marina Militare, Nave Italia, seguendo una metodologia specifica: i protagonisti a bordo sono bambini, adolescenti e adulti con disabilità, disagio psichico o disagio sociale e famigliare, che hanno ogni giorno grandi ostacoli da affrontare e che a bordo riconquistano la fiducia in sé stessi, attraverso un’esperienza che unisce prossimità e gerarchia.

Dal 2007 Nave Italia ha imbarcato 7.000 persone tra passeggeri speciali, operatori e volontari dedicati e ha realizzato 336 progetti cresciuti in questi anni, per numero e qualità, fornendo ai beneficiari percorsi formativi e riabilitativi unici.

Il progetto rappresenta uno dei tanti esempi di attività complementari che la Forza Armata svolge a favore della collettività e, nel caso specifico, delle fasce più deboli della popolazione, in un’ottica di solidarietà che da sempre contraddistingue il grande equipaggio della Marina.

 

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