Sassello. Profondo dolore e grande commozione: in una chiesa di Santa Maria Maddalena a Sassello gremita di amici, colleghi e gente comune si sono svolti i funerali di Stefano Macciò, 55 anni, il dipendente di TPL Linea tragicamente scomparso nell’incidente avvenuto al deposito di San Cristoforo a Savona.
Ieri presso la Basilica dell’Immacolata Concezione, sempre a Sassello, il Santo Rosario, oggi l’ultimo saluto al capo officina dell’azienda di trasporto savonese.
Stefano Macciò lascia la moglie Clara, la figlia Alice con il piccolo Giulio, il fratello Mauro e la sorella Patrizia: vicinanza, partecipazione e cordoglio sono stati espressi alla famiglia da tutta la comunità sassellese, e non solo, per l’immane tragedia accaduta mercoledì sera.
Nel corso dell‘omelia il parroco don Ravera ha ricordato la figura di Stefano Macciò, lavoratore e amante della famiglia, una vita spesa nelle officine e nella meccanica, da sempre sua grande passione, fino all’attività in TPL Linea che l’ha portato a diventare capo officina e responsabile della manutenzione del parco mezzi del trasporto pubblico locale nel savonese. E poi l’impegno nel volontariato come milite della Croce Rossa.
“È difficile tradurre a parole cosa siamo vivendo, la morte di Stefano è equiparabile a un terremoto: a seguito del terribile incidente è crollato tutto addosso alla comunità sassellese” ha detto il parroco.
“Siamo portatori di un bene prezioso, la vita, abbiamo il compito e il dovere di amarla e viverla. Gesù è venuto a dirci che siamo vivi eternamente perché lui ci vuole tutti uniti. Oggi è anche una ricorrenza molto importante per questa chiesa, noi celebriamo anche la santa Maria Maddalena che ci è apparsa e che siamo soliti celebrare. Preghiamo per tutti coloro che sono morti sul lavoro e per le loro famiglie“.
Alla cerimonia funebre hanno preso parte anche i sindaci di Savona, Marco Russo, di Stella, Andrea Castellini, di Cairo Montenotte, Paolo Lambertini, e di Sassello con Daniele Buschiazzo: folta la delegazione di TPL Linea, oltre alla presenza dei vertici aziendali con in testa la presidente Simona Sacone. Presenti anche una rappresentanza della Croce Rossa e dei vigili del fuoco.
La piccola chiesa sassellese non è riuscita a contenere tutte le persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Stefano Macciò, in tanti sono rimasti fuori dal sagrato per assistere e partecipare ai funerali.
Tra i messaggi: “Un ottimo collega, un ottimo amico dal grandissimo cuore. Stefano aveva un carattere forte, ma un animo sincero. Davanti alle difficoltà non ti sei mani tirato indietro e hai sempre aiutato chi aveva bisogno. Ti porteremo sempre nel cuore. Buon viaggio, Stefano”.
E sul feretro la scritta “Capo Operaio”.