Liguria. Il tempo mite e soleggiato di questi giorni non deve ingannare. Anche se febbraio è iniziato all’insegna dell’alta pressione, facendo sospettare che l’inverno fosse ormai una pratica archiviata per la Liguria, una rapida evoluzione dello scenario meteo nelle ultime ore ha decisamente cambiato le carte in tavola. Tanto che già alla fine di questa settimana potrebbe essere necessario rimettere in auge il guardaroba pesante.
La colpa, come spiegano gli esperti dell’associazione Limet sulla loro pagina Facebook, è di un riassetto del vertice polare, l’area di bassa pressione che staziona stabilmente sopra il polo nord: “Questa manovra potrebbe concretizzarsi già alla fine di questa settimana con l’alta pressione che punterebbe verso nord veicolando masse di aria molto fredda di tipo artico-continentale sull’est europeo. Ancora una volta saranno le regioni adriatiche a beneficiare dei maggiori effetti di tale dinamica a partire dai primi giorni della prossima settimana, ma a farne le spese sarà un po’ tutto lo Stivale, Liguria compresa“.
Nel giro di qualche ora, dunque, passeremo da temperature che sfiorano i 18 gradi a minime che sfioreranno lo zero sulla costa. Questo perché l’aria gelida in arrivo da nord-est tra domenica e lunedì – che si farà sentire col forte vento noto anche dalle nostre parti come Burian – avrà la caratteristica di essere molto fredda soprattutto al suolo. “Pertanto – scrivono i meteorologi di Limet – non escludiamo che la settimana prossima possa essere tra le più fredde, se non la più fredda, dell’inverno fino a questo punto”.
A questo punto la domanda è d’obbligo: vedremo ancora la neve? E soprattutto: riusciremo a vederla sulla costa? “Al momento – dicono gli esperti – resta da analizzare la mattinata di lunedì 6 febbraio, quando potrebbe formarsi un minimo sul Mar Ligure sottovento alle Alpi proprio in concomitanza con l’avvezione fredda, in grado, almeno per qualche ora, di portare precipitazioni (ad oggi più probabili sul settore centro-occidentale della regione) anche a carattere nevoso a bassa quota, prima che il minimo stesso scivoli via verso le Baleari”.
In Liguria queste dinamiche, osservano da Limet, generalmente sono associate a tempo secco, a differenza delle regioni adriatiche. Da segnalare anche che ad oggi i modelli matematici non sono concordi: secondo alcune simulazioni l’aria gelida in arrivo dagli Urali porterà nevicate estese da nord a sud con una situazione invernale estrema, mentre altri scenari vedono coinvolti solo i versanti orientali della nostra penisola.
In ogni caso, conclude l’associazione meteorologica ligure, “non possiamo escludere nulla, soprattutto a cavallo tra la fine della prima e l’inizio della seconda decade, in quanto ad oggi la modellistica non è in grado di determinare con sufficiente precisione l’eventualità o meno di ciclogenesi mediterranee, che sono invece individuabili solo con due-tre giorni d’anticipo”.