I Sapori Ligustici sono solamente quelli del passato? E, soprattutto, possono diventare ambasciatori del gusto ligure nel mondo, trasformandosi in prodotti di marketing? La risposta è un doppio sì, soprattutto se, su una base di tradizione, si aggiungono prodotti tipici, strettamente legati alla tradizione gastronomica ligure e, forse la parte più importante, se il risultato è un boccone di Liguria.
Una serie di circostanze che, senza una fortunata combinazione astrale, difficilmente può creare un prodotto da ricordare, capace di regalare un “sapore ligustico” che sembra antico anche se la ricetta è moderna. La “Focaccia di San Giorgio”, nata la primavera scorsa, corrisponde a tutto questo, ma la congiunzione astrale c’entra poco. C’entra, invece, la conoscenza dei prodotti e la loro combinazione, che l’amico Umberto Curti, etno-gastronomo, come ama definirsi, ha amalgamato assieme al panificatore Manuel Carbone su richiesta dell’associazione Genova World.
Il risultato è, dal punto di vista del gusto, sorprendente. A cominciare dalla focaccia, uno dei simboli regionali, che viene abbinata alla Bandiera di San Giorgio, vessillo della Repubblica di Genova. La croce rossa su sfondo bianco risale almeno al 1113, e caratterizzava la flotta genovese alle crociate, al punto che i mussulmani, alla vista della bandiera sui pennoni delle galee, preferivano prendere il largo.
Una fama che avrebbe spinto l’Inghilterra a chiedere ai genovesi di “affittare” il vessillo per poter issare la bandiera sulle sue navi. La bandiera di San Giorgio (e la flotta genovese) dal 1190 proteggeva così le flotte britanniche nel Mediterreaneo. In cambio il re d’Inghilterra corrispondeva al Doge di Genova un tributo annuale. Torniamo alla moderna Focaccia di San Giorgio. L’impasto viene realizzato con farine semi integrali, la lievitazione è lenta e ottenuta con li.co.li. (lievito a consistenza liquida), l’impasto è fragrante e digeribile.
Per il condimento si spazia sulle 4 province: Genova è rappresentata da prescinsêua e origano; La Spezia dalle acciughe di Monterosso; Savona dalle patate; Imperia dalle olive. Si abbina con un bianco ligure, a seconda della provincia…
“Sapori Ligustici” racconta i gusti, i sapori e le ricette della storia enogastronomica della Liguria. Una rubrica come ce ne sono tante, si potrà obiettare. Vero, ma diversa perché cercheremo di proporre non solo personaggi, locali e ricette di moda ma anche le particolarità, le curiosità, quello che, insomma, nutre non solo il corpo ma anche la mente con frammenti di passato, di cultura materiale, di sapori che si tramandano da generazioni. Pillole di gusto per palati ligustici, ogni lunedì: clicca qui per leggere tutti gli articoli.