"vicini vicini"

Dopo i cinghiali, i lupi: si moltiplicano avvistamenti e segnalazioni nei pressi dei centri abitati

Lovesio (Asl2): “Il numero di esemplari negli ultimi anni è sicuramente aumentato. Ecco come comportarsi in caso di incontro”

Savona. Dopo i cinghiali, arrivano i lupi. Ebbene sì perché oltre agli ungulati, la cui presenza è ormai divenuta una costante, anche le “visite” dei canidi selvatici più famosi stanno diventando quasi un’abitudine. 

Sono numerose, infatti, e certo in aumento rispetto agli anni scorsi, le segnalazioni di avvistamenti nei pressi di centri abitati del savonese così come la presenza di carcasse di altri animali, in prossimità di aree boschive, con chiari ed evidenti segni di attacco da parte dei lupi. 

Tra gli altri, due avvistamenti, o presunti tali (talvolta non è così semplice identificare un lupo), sono avvenuti nei giorni scorsi, con tanto di foto. Il primo lupo è stato immortalato a Sant’Ermete (foto fornita da una lettrice). Il secondo, invece, mentre correva addirittura nei pressi della centrale di Vado Ligure (foto tratta dalla pagina Facebook “Savona È!”). 

Spostandosi poi da Savona verso Genova, è notizia fresca (registrata in un video) l’avvistamento di un lupo sotto un’abitazione, in quartiere sulle alture di Molassana.

E la redazione di IVG.it ha contatto un esperto, nello specifico il dottor Marco Lovesio, direttore della Struttura Complessa Sanità Animale afferente al Dipartimento prevenzione di Asl2, per comprendere il fenomeno e capire come limitarlo e come comportarsi in caso di incontro ravvicinato. 

Si parte dalla massiccia presenza che, però, secondo Lovesio non è collegata direttamente a quella dei cinghiali: “Il numero degli esemplari di lupi negli ultimi anni è sicuramente aumentato. Ovviamente poi ogni segnalazione va verificata bene perché spesso si rischia di fare confusione e non è sempre semplice capire se si tratti davvero di un lupo”. 

Stiamo assistendo ad un aumento della presenza sia di lupi che di cinghiali, vero, ma non credo ci sia una correlazione diretta. Purtroppo il numero di cinghiali è aumentato anche a causa della peste suina che, in diverse aree, ha vietato la caccia. In entrambi i casi, comunque, ritengo sia la ricerca di cibo a spingere gli animali sempre più verso i centri abitati”, ha proseguito. 

Come limitarne la presenza? “Non è certo semplice, – ha proseguito Lovesio. – Quel che è certo è che gli animali cercano cibo quindi bisognerebbe limitare, per non dire eliminare, la presenza di sacchetti dell’immondizia e spazzatura al di fuori dei bidoni”. 

E come comportarsi in caso di incontro ravvicinato? “Sia i cinghiali che i lupi sono animali selvatici e come tali vanno trattati. Non bisogna mai nutrirli (è anche vietato) né tantomeno avvicinarsi. Da una parte, infatti, dobbiamo mantenere il loro stato di selvaticità, dall’altro tutelare noi stessi da eventuali e probabili reazioni aggressive da parte degli animali”, ha concluso.

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