Savona. Sta circolando un profilo social falso di Mattia Villardita, lo Spiderman savonese che ormai da anni indossa il costume da supereroe per portare gioia e sorrisi ai bambini malati e aiutarli a combattere le battaglie più difficili. A essere richieste in privato, con questo account, donazioni attraverso un link sospetto.
Una notizia che lascia sgomenti. Il profilo Instagram fake (questo) è privato e si presenta a un primo sguardo estetico come quello originale (stessa foto e didascalia), anche se il nome presenta dei refusi. Una volta seguito, l’utente invita a una donazione in denaro: “Ciao, vuoi donare ai bambini? Se vuoi donare ti fornirò il link. Grazie per il vostro sostegno a noi, lo apprezzo davvero! Dio benedica”, è questo il messaggio in privato che il truffatore invia ai suoi seguaci.
Al momento il profilo fake conta circa 1,200 followers, mentre quello originale 150mila.
Il vero Mattia Villardita ha segnalato il fatto alla polizia postale di Savona. “Mi sono rivolto alle forze dell’ordine due settimane fa ma il soggetto ha di nuovo cambiato il nome del profilo – è il commento dello spiderman savonese -. Questo fatto rivela tanta pochezza, ignoranza e cattiveria perchè io sono volontario e non chiederò mai denaro in questo modo se non per il caso della piccola Nora di Genova o per altre cause non mie”.
L‘invito è quello di fare attenzione a cosa si trova in rete. Il Garante per la protezione dei dati personali consiglia: “Se si ricevono messaggi sospetti, è bene non cliccare sui link in essi contenuti e non aprire eventuali allegati, che potrebbero contenere virus o programmi trojan horse capaci di prendere il controllo di pc e smartphone. Spesso dietro i nomi di siti apparentemente sicuri o le url abbreviate che si trovano sui social media si nascondono link a contenuti non sicuri”.
“I messaggi di phishing sono progettati per ingannare e spesso utilizzano imitazioni realistiche dei loghi o addirittura delle pagine web ufficiali di banche, aziende ed enti. Tuttavia, capita spesso che contengano anche grossolani errori grammaticali, di formattazione o di traduzione da altre lingue. E’ utile anche prestare attenzione al mittente (che potrebbe avere un nome vistosamente strano o eccentrico) o al suo indirizzo di posta elettronica (che spesso appare un’evidente imitazione di quelli reali). Meglio diffidare dei messaggi con toni intimidatori, che ad esempio contengono minacce di chiusura del conto bancario o di sanzioni se non si risponde immediatamente: possono essere subdole strategie per spingere il destinatario a fornire informazioni personali”.