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Tpl Linea, l’ex presidente di Acts: “Servono direttore generale e dirigenti, senza manager non si va da nessuna parte”

Luca Becce ricorda i passi fatti in passato: "I manager servono proprio per dare efficienza"

Bus Tpl LInea

Savona. “Per Tpl Linea servono direttore generale e dirigenti, senza manager non si va da nessuna parte“. E’ questa la strada che deve essere percorsa secondo Luca Becce, ex presidente di Acts Spa dal 2009 al 2013 per risolvere le criticità dell’azienda di trasporto pubblico locale savonese.

Prima della fusione tra Acts Spa e Sar Spa, Acts (con competenza da Varazze a Finale, compresa la Valbormida) era in perdita per migliaia di euro. “Poi il risanamento dell’azienda portato a compimento dal nuovo consiglio di amministrazione (altri due componenti fondamentali furono Paolo Marson, primo Presidente e Maurizio Maricone) e con l’assunzione del direttore generale Filippo Agazzi. E’ assurdo – prosegue Becce – sostenere che il direttore generale sia un costo. I manager servono proprio per dare efficienza. Agazzi costava ma col suo lavoro si ripagava abbondantemente il compenso, la società era passata da avere un bilancio in perdita, a fare utili“.

E Becce ricorda i passi fatti: “La prima cosa che facemmo dopo aver concordato con Comune e Provincia è stato rivedere la struttura dirigenziale. Poi c’è stato il risanamento e l’unificazione delle due aziende che veniva enunciata da 10 anni, ma mai portata a termine. Da 4 aziende, passammo prima a una riduzione enorme dei componenti dei CDA (da 15 a 5), fino ad arrivare alla situazione di una sola azienda con un solo CDA”.

“Il primo passo è che l’azienda abbia una gestione coerente all’obiettivo, se non c’è qualcuno che lavora tutti i giorni per realizzare gli obiettivi, non si riescono a raggiungere”. Un punto cruciale sono le relazioni sindacali che in aziende fortemente sindacalizzate come quelle di trasporto pubblico sono fondamentali: “Esiste una pluralità di sindacati, la dialettica non è facile. Se non si ha una figura interna che sia in grado di gestire la relazione day by day si rischia che i sindacati vanno dalla proprietà a chiedere conto di cose connesse alla gestione quotidiana, non rispettando i ruoli ed eliminando un livello di mediazione essenziale”.

E sulla situazione attuale: “La proprietà chiede da anni che sia nominato un direttore generale e ad ora questo mandato non è ancora stato realizzato“.

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