Varazze. Guardare al futuro per aiutare nel presente. Un progetto di eccellenza del territorio ligure: lo sviluppo di robot umanoidi in grado di assistere i pazienti con lesioni midollari, prima in corsia, ma in futuro anche a domicilio.
Un programma realizzato dall’Unità Spinale dell’ospedale Santa Corona e dal Dipartimento DIBRIS dell’Università di Genova. Progetto in cui crede il Rotary Club di Varazze e Riviera del Beigua che aveva già incontrato il professor Antonino Massone per il service “Vela per tutti, nessuno escluso” del 14 ottobre 2022, durante il quale persone con disabilità, motorie e psichiche, hanno avuto la possibilità di vivere l’emozione del mare in sicurezza. Il lavoro del professor Massone continua con l’obiettivo di migliorare il più possibile la vita di pazienti paraplecigi e tetraplegici, dimostrando che la scienza non può prescindere dall’empatia verso l’essere umano, per la soddisfazione dei suoi bisogni ed alimentare la sua spinta motivazionale.
Il progetto è stato presentato nella sede del Club varazzino. “Lo sviluppo e l’utilizzo di robot umanoidi programmati per avere capacità di assistenza è di fondamentale importanza e anche, soprattutto, di intrattenimento verso il paziente con lesioni midollari, andando a colmare i momenti di solitudine, in mancanza di persone di assistenza, amici, familiari, per aiutarli nella quotidianità, senza sostituire il personale medico specializzato” ha spiegato Massone.

Il professor Antonio Sgorbissa, responsabile dal punto di vista robotico, ha aggiunto che “i robot al servizio dell’essere umano sono un futuro già molto presente, è affascinate comprendere come la tecnologia possa diventare un reale supporto alla vita quando necessario. Gli assistenti vocali in commercio hanno una capacità di conversazione limitata, il lavoro che stiamo svolgendo è proprio quello di superare tali limiti permettendo al robot di intrattenere il paziente su tematiche conosciute ed anche di interagire fisicamente”.
La presidente del Club, Elisa Bribò che spinge con grinta queste iniziative rivolte al sociale, ha spiegato che “è importante supportare e conoscere le eccellenze del nostro territorio” per poi aggiungere “il progetto si inserisce in una tematica molto attuale, il supporto al paziente con lesioni midollari che rimane solo ed il robot diventa una reale necessità, parlarne ci permette di capire se veramente il futuro è ora”.