Liguria. Rincari del 2% sulle tratte di Autostrade per l’Italia, il Governo è al lavoro per calmierare i pedaggi almeno per i pendolari e gli autotrasportatori. Ad annunciarlo, questa mattina, il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi, secondo cui la misura deve essere attuata soprattutto in quei nodi, dove “le cantierizzazioni sono massicce e creano problemi enormi alla circolazione”
“Il problema – osserva Rixi – è che l’aumento dei pedaggi non è stato deciso con una legge. Quando sono state acquistate le quote dai Benetton, è stato fatto un contratto di concessione, che prevede gli aumenti, e su cui è stato stabilito il piano economico-finanziario, dal governo Conte II, con il ministro De Micheli, e poi dal governo Draghi. È evidente che oggi, se lo Stato ci mette risorse e le dà ad Autostrade, non calmiererà i pedaggi ma pagherà sostanzialmente solo le annualità, col rischio che gli anni successivi i pedaggi aumentino ancora di più”.
Dunque, continua il viceministro, l’unica cosa che può fare il governo e che sta facendo è “chiedere ad Autostrade di utilizzare parte delle proprie risorse ancora disponibili” per ridurre i pedaggi almeno per alcune categorie di utenti. Dal Consiglio regionale era arrivata all’unanimità la richiesta di cancellare gli aumenti in Liguria e sullo stesso tema il deputato del Pd Lorenzo Basso ha annunciato un emendamento al decreto Milleproroghe.
Il problema, secondo Rixi, è stato causato dal governo precedente durante l’operazione di acquisizione di Aspi dai Benetton: “Quando lo Stato firma un contratto, su cui oggi ci sono due fondi stranieri, che incontreremo nei prossimi giorni, non si può cambiare con legge perché comunque lo Stato dovrebbe pagare i danni. È stato imprudente chi ha inserito questi aumenti quando ci fu la compravendita: l’avevo detto più volte. Oggi possiamo solo far calmierare i pedaggi al gestore perché è l’unico modo per cui non paghi lo Stato”.