Brutta storia

Quindicenne violentato nei vicoli di Genova: è già il quarto caso simile dall’inizio del 2023

Nella notte tra sabato 22 e domenica 23 gennaio, tre persone avrebbero costretto il minorenne ad un rapporto orale

Carabinieri notte generica

Genova. I carabinieri di Genova indagano su un caso, l’ennesimo, di presunta violenza sessuale avvenuto nella notte tra sabato 22 e domenica 23 gennaio nel centro storico di Genova.

Ad avvertire i militari della Compagnia Centro è stato, ancora una volta, il personale sanitario dell’ospedale Galliera dopo che in pronto soccorso, nella notte, è arrivato un ragazzino di 15 anni, genovese, insieme alla madre.

Il giovanissimo, secondo quanto raccontato ai medici, sarebbe stato aggredito da alcuni altri ragazzi, un gruppetto di tre, aggredito, trascinato in un vicolo e abusato sessualmente. I tre avrebbero costretto l’adolescente a un rapporto orale.

I fatti, su cui sono in corso accertamenti, sono avvenuti intorno alle 3 del mattino nella zona di via Cairoli. Il 15enne è stato soccorso dai militi della Croce Verde e portato al pronto soccorso dove i medici hanno riscontrato ferite e tagli non gravi ma riconducibili a un’aggressione.

Da dicembre a oggi a Genova, nel centro storico ma non solo, si sono verificati diversi episodi di presunte violenze sessuali messe in atto da ignoti nei confronti di ragazze molto giovani e – in questo ultimo caso – di un ragazzo addirittura minorenne.

I carabinieri della Compagnia Centro per esempio indagano anche sul caso di una ventenne che nella notte di Capodanno ha denunciato di essere stata violentata, sempre nel centro storico, dopo avere iniziato a parlare con un uomo, straniero, ed essere stata portata in un’abitazione dove in tre hanno abusato di lei.

E poi altri due fatti di cronaca, di cui invece si sta occupando la Squadra mobile della polizia di Stato e che ha per vittime altre due ventenni: quello di una violenza sessuale avvenuta per strada ai Giardini Baltimora e di un’altra violenza perpetrata all’interno di una discoteca al Terminal Traghetti.

Ad accomunare tutti questi ultimi casi il fatto che le vittime abbiano affermato di non essere state in grado di reagire, di rendersi perfettamente conto della situazione e di ricordarne i dettagli: cosa che potrebbe essere legata allo shock ma anche all’utilizzo, da parte dei violentatori, di sostanze stupefacenti, le cosiddette droghe dello stupro.

Ancora presto per capire se dietro tutti gli episodi ci possa essere un filo conduttore, gli stessi attori, o semplicemente il fatto che quantitativi di droga stiano circolando con facilità a Genova. Gli investigatori, a questo punto, non escludono alcuna pista.

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