Savona. “Considero conclusa la mia esperienza all’interno del Gruppo del Presidente Toti in Consiglio comunale a Savona ed al suo movimento, al quale avevo aderito con entusiasmo ed energia”.
Sono queste le parole di Fabio Orsi, che hanno dato vita ad un vero e proprio terremoto politico a Palazzo Sisto. Come annunciato, Orsi ha infatti deciso di lasciare il gruppo politico “Toti per Savona”, con cui si era candidato ed era stato eletto nel 2021.
Alla base della decisione, le imminenti elezioni provinciali e l’appoggio fornito da “Cambiamo” al presidente uscente Pierangelo Olivieri, mentre Orsi si è da sempre schierato apertamente a favore della candidatura del sindaco di Borghetto, in quota Lega, Giancarlo Canepa.
“La discesa in campo del presidente Toti e di tutto il suo establishment a sostegno della ricandidatura di Olivieri alla Presidenza della Provincia, a dispetto di un bilancio quasi fallimentare di quell’ente in ogni materia di competenza, e il mero accordo di potere, a cercar di scongiurare la sconfitta, con ciò che resta del PD provinciale nella logica di distribuire qualche ruolo poco significativo, ne è solo l’ultimo esempio e mi porta a dire che io non ci sono più”, ha dichiarato Orsi.
“La mia decisione di sostenere il Sindaco Canepa nella sua corsa alla presidenza della Provincia è infatti una decisione di contenuti e merito, così come su contenuti e merito ho basato, spesso da solo, la mia attività di quest’anno nel gruppo consigliare, ed è una decisione fatta con persone che mi pare intraprendano azioni giuste e comprensibili come quella di mandare a casa chi non ha ben operato, riconoscendo inoltre, e finalmente, un ruolo di centralità per la città di Savona, in aperta ed evidente discontinuità rispetto a quanto accaduto fino ad oggi da parte della Provincia, e non solo”, ha proseguito.
Ma le frizioni non si limitano solo alla partita per la Provincia: “Dopo quasi due anni non solo non si è concretizzato un progetto politico ed amministrativo ma devo, anzi, rilevare che nelle scarsissime occasioni in cui quello che si chiamava il partito di ‘Cambiamo’ assume qualche iniziativa lo fa dimenticandosi di Savona e agendo con le più bieche logiche della vecchia politica che bada ai posizionamenti e agli ‘accordicchi’ più che alle cose da fare, senza nessuna logica meritocratica e senza alcuna coerenza con le promesse fatte ad elettori e militanti”.
“Quindi mi resta il motto ‘Cambiamo’ che non mi pare appartenga più a Toti, ai suoi consiglieri e ai suoi compagni di viaggio, dentro e fuori dal centro destra”, ha concluso Orsi, che resterà comunque posizionato nel centro destra. Resta da capire se lo farà all’interno del gruppo misto oppure ad un nuovo gruppo.