Dati allarmanti

Mar Ligure “più caldo” di 3 gradi in più rispetto alla media. E anche gli oceani sono “bollenti”

Tutta l'area mediterranea sta registrando anche un aumento della salinità, un fenomeno registrato in tutti i mari del mondo

riscaldamento mare copernicus mar ligure mediterraneo

Liguria. Sarebbero almeno 3 i gradi in più rispetto ai livelli considerati normali per questa stagione per i mari di Sardegna, Liguria, Francia e isole Baleari. Lo rivelano i primi dati raccolti in questo inizio 2023 dal sistema europeo di monitoraggio satellitare Copernicus. Continua dunque l’anomalia climatica sulla nostra regione e su tutta l’area mediterranea, con temperature ben oltre alla media storica stagionale.

Una situazione che deve inserita in un più ampio contesto globale, dove, infatti, gli oceani risultano essere “bollenti”, in confronto ai dati storici, con conseguenze ancora da capire sia per quanto riguarda la fauna marina sia per quanto riguarda le conseguenze per l’uomo. Secondo i dati raccolti dallo studio pubblicato sulla rivista Advances in Atmospheric Science e guidato dall’Accademia Cinese delle Scienze, al quale hanno contribuito anche ricercatori italiani di Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e di Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), nel 2022 il riscaldamento degli oceani ha infranto un nuovo record nel 2022, con temperature in aumento per il settimo anno consecutivo ed il Mediterraneo che si conferma il bacino che si scalda più velocemente.

In particolare, il contenuto di calore dell’oceano nei primi due chilometri di profondità è aumentato rispetto all’anno precedente di circa 10 Zetta joule. Per dare un’idea dell’enormità del valore, secondo quanto riporta lo studio, 10 Zetta joule di calore bastano a mantenere in ebollizione qualcosa come 700 milioni di bollitori da 1,5 litri per un anno intero. Il primo risultato tangibile di questa situazione è l’aumento della salinità marina, oramai in constante aumento dall’inizio degli anni 2000.

“Ingv ed Enea collaborano già nell’ambito del progetto MACMAP, finanziato da INGV e condotto in collaborazione con la Grandi Navi Veloci (GNV), che punta a studiare il cambiamento climatico attraverso il monitoraggio su base stagionale della temperatura dei Mari Ligure e Tirreno lungo la tratta Genova-Palermo e ad analizzare i dati di rianalisi e i modelli climatici che vanno dal 1950 al 2050 – sottolinea Simona Simoncelli dell’INGV, intervistata dall’Ansa – La collaborazione con questo team internazionale, in particolare con il professor Cheng, ci permette di mantenere alta l’attenzione sul riscaldamento globale e il suo impatto sull’oceano e di conseguenza sull’uomo e le attività economiche a esso strettamente correlate”

Sempre Copernicus in questi giorni ha rilasciato un nuovo rapporto, il Global Climate Highlights 2022, dove viene evidenziato che la temperatura media nel mondo nel 2022 è stata di 1,2 gradi superiore rispetto al periodo pre-industriale (1850-1900). Il 2022 è quindi l’ottavo anno consecutivo di temperature superiori di oltre 1 grado rispetto ai livelli pre-industriali: secondo il rapporto l’estate del 2022 è stata la più calda mai registrata in Europa. Il 2022 è stato il secondo anno più caldo della storia in Europa e il quinto nel mondo.

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.