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Loano, la minoranza: “Spaccio e microcriminalità nei giardini vicino al municipio”

Il consigliere Rembado: "Vogliamo sollecitare l’amministrazione ad assumersi le proprie responsabilità nel ripristinare la sicurezza ed il decoro nella zona"

Loano giardini Lanteri

Loano. “Sembra incredibile, invece è tristemente la realtà. Nel pieno centro di Loano, vicino al municipio ed alla parrocchia di San Giovanni Battista, quella che doveva essere una zona di relax, gioco per i bambini, passaggio frequentato, è diventata terra di nessuno, zona di spaccio e microcriminalità, fermamente conquistata da soggetti, anche minorenni, dediti più all’assunzione smodata di bevande alcoliche e ad atti di vandalismo che a comportamenti edificanti”. Lo denuncia Giuseppe Rembado, consigliere di minoranza di Nuova Grande Loano, che si fa portavoce “di un disagio espresso chiaramente dai cittadini, espresso anche con cartelli affissi all’interno dei giardini Monsignor Lanteri e Canonico Parodi”.

“E’ precipuo compito dell’amministrazione intervenire per contrastare questa situazione – dichiara il consigliere Rembado – A pochi metri dall’ufficio del sindaco Lettieri la delinquenza si è appropriata di spazi pubblici senza che vengano attuate misure per restituirli ai cittadini, garantendone loro l’uso in sicurezza e serenità”.

“Per questo ho presentato un’interpellanza al sindaco ed all’assessore competente – prosegue Rembado – Vogliamo sollecitare l’amministrazione ad assumersi le proprie responsabilità nel ripristinare la sicurezza ed il decoro nella zona, permettendo ai cittadini di goderne e fruirne a qualunque ora come è loro diritto.”

“Quando diciamo che i fatti valgono più di mille parole… Inutile che il sindaco Lettieri e la sua amministrazione proclamino di avere a cuore la sicurezza dei cittadini, e poi lascino che delinquenza, microcriminalità e vandalismo la facciano da padroni proprio sotto i loro occhi – conclude Luana Isella, capogruppo di Nuova Grande Loano – Speriamo che agiscano in modo veloce ed efficace per risolvere questa inammissibile situazione.”

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