Al teatro gassman

L’istituto di Pietra presenta il “Patto di Comunità” con i Comuni del comprensorio: “Tante idee per far crescere i nostri figli” fotogallery

Al convegno presenti le istituzioni. Manno, dirigente scolastica: "Bisogna fare rete, realizzare una vera sinergia tra tutte le forze in campo per il bene dei nostri giovani e per il futuro"

Borgio Verezzi. Si è tenuto questa mattina al cinema-teatro Gassman di Borgio Verezzi il convegno “Liberi di crescere”, un’occasione che ha visto l’Istituto Comprensivo di Pietra Ligure aprirsi al proprio territorio di riferimento, a livello formativo e sociale.

Al centro l’indirizzo adottato dalla scuola e dalla collaborazione avviata con i comuni e le associazioni: il Patto di Comunità (realizzato tra l’Istituto Comprensivo e i Comuni di Pietra Ligure, Borgio Verezzi, Giustenice, Magliolo e Tovo San Giacomo), che prosegue il suo percorso con un altra tappa importante.

“Ci sono state date tante idee che convergono tutte su un grande obiettivo, far crescere i nostri figli valorizzando quelle loro peculiarità, dando loro forza, coraggio, obiettivi grandi” ha espresso la dirigente scolastica Giuseppina Manno.

Con questo convengo è stato presentato “La fabbrica di idee”, un laboratorio permanente in cui si realizzi una interazione partecipata tra tutti coloro che “portano interesse” verso i giovani e verso il futuro, in cui si mettano a disposizione risorse, strumenti, proposte, buone pratiche per favorire lo stare insieme, il crescere insieme, l’apprendere ed essere motivati ad apprendere, in un percorso di maturazione”.

“Si tratta di una iniziativa che vuole dare voce al sé interiore di ciascuno, valorizzi la personalità, le attitudini, le peculiarità di ‘quel figlio’ con un progetto di vita che sia un abito cucito su misura per lui e lo renda indipendente e sicuro di sé, capace di vivere il suo splendore di persona unica e irripetibile” ha aggiunto Manno.

Hanno partecipato al convegno il Questore di Savona, Alessandra Simone, che ha sviluppato il tema dell’importanza della prevenzione e della sicurezza partecipata, condizione che si realizza con il concorso dei componenti della società civile sia in fase di ideazione e di pianificazione sia in fase di esecuzione; Isabella Benzoni della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Genova che ha analizzato risorse e criticità del ruolo del genitore nella quotidianità del nostro tempo, offrendo spunti, occasioni di riflessione e di confronto. Ma anche altre le istituzioni del territorio come il sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi.

L’apertura del convegno è stata realizzata dagli alunni delle classi quinte della scuola primaria di Borgio Verezzi e Papa Giovanni XXIII di Pietra Ligure che, insieme ad altri alunni dell’istituto, parteciperanno ai laboratori sulla gestione delle emozioni e dei conflitti realizzati con la collaborazione dell’associazione Fidapa di Finale Ligure, di Medianos, de Il giardino sonoro e di alcuni docenti della scuola.

Nell’ambito della mattinata è stato anche dato ampio spazio alle domande, alle richieste dei genitori e di tutti i partecipanti, in modo da realizzare una rete di risorse, volta a generare e rigenerare la comunità educante del territorio, seguendo un antico proverbio africano… “per fare crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”.

“In realtà sempre più complesse, caratterizzate da cambiamenti ambientali e crisi di valori, economie instabili e alta competizione, nuove tecnologie e povertà digitale, inverno demografico e fenomeni migratori, è fondamentale avere comunità locali capaci di essere educanti, capaci di assumersi la responsabilità di contribuire alla crescita, alla formazione e all’educazione delle nuove generazioni” ha aggiunto la dirigente scolastica.

“Bisogna fare rete, realizzare una vera sinergia tra tutte le forze in campo per il bene dei nostri giovani, per un futuro più giusto ed equo della società, per la volontà di farsi carico, ciascuno per la propria parte, di un percorso di formazione, capace di rendere bambini/ragazzi cittadini consapevoli… cittadini attivi”.

“E’ un dovere morale, ma è anche una necessità concreta connessa ad una società che invecchia, che trova nei giovani le proprie gambe, i propri cervelli, il proprio cuore nel futuro ed è fondamentale questo percorso condiviso tra scuola, famiglia e territorio per fare sentire i nostri figli parte di un tutto: la classe, la scuola, la società” ha concluso.

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