Non dimenticare

Giornata della Memoria, la prima pietra d’inciampo a Celle in memoria di Angelo Arecco

Simone Falco: “È necessario ricordare tutte le deportazioni”

Celle. Tre rose. Un segno che rimarrà. La prima pietra d’inciampo in paese che, da oggi, ricorderà Angelo Arecco, deportato politico. Il cellese, nato il 19 giugno del 1900 e arrestato il primo marzo del 1944 per aver aderito a uno sciopero. Fu portato in Germania e morì nel campo di concentramento di Gusen, sotto campo di Mauthausen in Austria, il 23 aprile 1945.

Da questa mattina posta, a perenne memoria, a pochi metri dalla sua casa, in via Trento, una targa con il suo nome. Commosso il nipote che ha preso parte alla cerimonia cui era presente Simone Falco, presidente dell’Aned di Savona – Imperia, l’Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi  Nazisti di Savona.

Ha ricordato con fermezza quanto sia importante il rispetto di tutte le vittime dell’Olocausto e la condanna di ogni tipo di razzismo. Insieme a lui, il sindaco Caterina Mordeglia, l’assessore alla Cultura, Giorgio Siri, il presidente provinciale dell’Anpi, Renato Zunino, oltre alle altre autorità e agli studenti.

Una proposta, quella della pietra d’inciampo, della minoranza consiliare di Uniti per Celle, pensata da Alberto Vigna e Remo Zunino, accolta fin da subito dall’Amministrazione Comunale.

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