Villanova d’Albenga. Il 27 gennaio il prefetto di Savona consegnerà, per conto del presidente della Repubblica, la medaglia d’onore agli eredi di Andrea Schivo, villanovese, guardia carceraria deportata e uccisa nel campo di concentramento di Flossenbürg. La sua unica colpa fu quella di avere avuto pietà per alcuni prigionieri ebrei detenuti nel carcere di San Vittore a cui aveva dato di nascosto del cibo. A ricevere la medaglia d’onore saranno i famigliari Andreina e Claudio Schivo.
Sono molti i riconoscimenti già attribuiti a Schivo: nel 2006 è stato proclamato Giusto fra le Nazioni, mentre nel 2007 è stato insignito della Medaglia d’oro al Merito Civile. Nel 2020, davanti al carcere di San Vittore è stata posta una pietra d’inciampo in sua memoria, alla presenza del sindaco Pietro Balestra a capo di una rappresentativa dell’amministrazione comunale e della senatrice a vita Liliana Segre che spese per Schivo parole di grande ammirazione. “Scelse di essere un uomo a differenza di molti italiani che si girarono dall’ altra parte”, disse nell’occasione.
La memoria di Andrea Schivo è da sempre al centro di molti eventi promossi a Villanova d’Albenga, sia dal Comune che dalle scuole. La sua storia è raccontata anche ai bimbi portati dagli insegnanti anche in visita presso la sua casa natale, sulla cui soglia l’amministrazione comunale ha posto una targa a ricordo. Analoga targa è stata messa nel memoriale di Flossenbürg.

“La storia di Andrea Schivo è esemplare ed è doveroso far conoscere alle giovani generazioni il coraggio e il senso di giustizia che guidò l’azione di un uomo che prese una decisione difficile e non scontata in uno dei periodi più bui della storia mondiale. Non pensava certo che sarebbe divenuto un eroe, eppure tale appellativo è assolutamente meritato” ha dichiarato il sindaco Pietro Balestra.