Altare. Una richiesta formale sulla situazione dell’ex Savam di Altare e le ripercussioni sulla viabilità e la stessa comunità altarese. Arriva dalla minoranza che chiede la convocazione di un Consiglio comunale aperto, alla presenza dei rappresentanti di Regione, Provincia, i liquidatori della società Città del Vetro, Soprintendenza e del presidente del Comitato della riqualificazione del centro storico.
Soluzioni a breve termine per la riapertura al transito delle due vie pubbliche chiuse al transito, competenza dei costi relativi in caso di inadempimento della proprietà, impegno di spesa e modalità eventuali per il recupero delle somme. Soluzioni a lungo termine dello sviluppo dell’area rendendola compatibile per un potenziale interesse, che sia sostenibile dal punto di vista imprenditoriale e, quindi, per un’effettiva riqualificazione. Accordi a tale scopo con la Soprintendenza. Questi i punti all’ordine del giorno evidenziati in vista della seduta monotematica.
Ma non solo: anche la proposta d’integrazione del Regolamento Edilizio e/o di Polizia Urbana al fine di rendere possibile il contrasto al diffuso fenomeno di deterioramento e degrado esteriore dei fabbricati con previsione anche di specifiche ed adeguate sanzioni amministrative: “Servono disposizioni specifiche individuando con più precisione i comportamenti illeciti con l’inasprimento delle sanzioni pecuniarie, così da consentire alle autorità preposte di intervenire fattivamente ove necessario. Quindi di fornire indirizzo alla polizia locale di monitorare attentamente e costantemente le situazioni di degrado urbano per un’adeguata applicazione delle misure di prevenzione” affermano Giuseppe Grisolia, Carlo Pansera, Eleonora Caruso e Rita Scotti.
Per il carattere pubblico del Consiglio comunale i consiglieri di opposizione hanno chiesto una location diversa dalla sala consiliare, come Villa Rosa o il Cinema Vallechiara.
Nella loro relazione si sottolinea: “I residenti della città di Altare e i proprietari delle attività commerciali i hanno più volte sollecitato la problematica della chiusura di via XXV Aprile e di via Cesio agli uffici competenti ed al Sindaco con riunioni e lettere, anche chiedendo un incontro ma ancora nulla è stato fatto. La richiesta pertanto presentata chiede di poter affrontare l’argomento in un dibattito generale al fine di comprendere al meglio il sistema adottato da questa amministrazione, comprendendo le intenzioni politiche di alcune scelte considerando ormai la strada è chiusa da oltre 90 giorni, e visto le chiusure sistematiche di autostrada e strada provinciale sta creando disagio a tutta la Valbormida”.