Savona. È ufficiale, il presidente uscente, e sindaco di Calizzano, Pierangelo Olivieri è stato riconfermato presidente della Provincia: è infatti uscito vincitore dalla sfida a due, tutta nel centrodestra, con il sindaco di Borghetto Santo Spirito della Lega Giancarlo Canepa (QUI il commento a caldo dei due sfidanti).
Una vittoria schiacciante la sua, ottenuta con il 66% dei voti: in totale 55.060 per Olivieri e 27.915 per Canepa. Il Partito Democratico è stato l’ago della bilancia a favore del sindaco di Calizzano. Il Comune di Savona ha contribuito con oltre 15mila voti, ma non è stato determinante per la vittoria.
Allo spoglio, che si è tenuto questa sera, presenti i due candidati Olivieri e Canepa, alcuni sindaci, i consiglieri regionali Angelo Vaccarezza, Roberto Arboscello e Alessandro Bozzano, alcuni consiglieri provinciali tra cui Massimo Niero, e consiglieri comunali.

Si è trattato di un vero e proprio “derby” all’interno del cdx, al termine del quale è difficile non pensare a strascichi di stampo politico, complice anche una campagna elettorale viva, e a tratti dura, non solo tra i due candidati, ma in particolare tra i loro sostenitori.
Non è stato direttamente in partita (non ha presentato alcun candidato), è vero (ma già questo di per sé non può che rappresentare un problema da affrontare), il centrosinistra, che ha semplicemente deciso di appoggiare Olivieri insieme a Cambiamo.
Dall’altre parte, invece, Canepa ha potuto contare sull’appoggio di Lega e Fratelli d’Italia. E a favore del candidato del Carroccio si sono schierati anche i consiglieri comunali di Savona Fabio Orsi (in rotta con la Lista Toti per Savona, poi fuoriuscito), Daniela Giaccardi (che abbandonerà la Lista Civica Schirru Sindaco) e il pentastellato Manuel Meles.
Scelte di partito che, come prevedibile, hanno già dato vita ai primi screzi interni tra Cambiamo e la Lega. Il deputato leghista Francesco Bruzzone, infatti, ha criticato apertamente la scelta degli “arancioni” di fare un accordo con i Dem. Dichiarazioni che non sono rimaste inascoltate e hanno suscitato la piccata replica dei “totiani”.
Sul lato dei 5 Stelle, invece, l’endorsement di Meles ha dato vita ad una sorta di spaccatura interna nel Movimento, con il coordinatore regionale Roberto Traversi che è intervenuto a gamba tesa, identificando la scelta del consigliere savonese come “puramente personale” e specificando poi di “aver segnalato l’accaduto a Roma”.
Infine, c’è anche chi ha deciso, non certo in modo velato, di non esprimere la propria preferenza per nessuno dei due candidati. È il caso, ad esempio, del vicesindaco di Ceriale Luigi Giordano e del consigliere alassino Jan Casella, autori di una nota congiunta in cui hanno spiegato che “pur rispettando i due candidati, non vediamo in nessuno dei due un’espressione chiaramente critica nei confronti dello smantellamento della sanità pubblica che il comprensorio ingauno sta vivendo”. Stessa scelta anche per Marco Ravera, consigliere comunale di “Sinistra per Savona”, secondo il quale “la gestione dell’Ente in questi ultimi anni non è stata soddisfacente, per questo, sarebbe stata opportuna la presenza di un candidato dell’area di centrosinistra o di un esponente civico-progressista”.
Ma al termine del confronto dialettico che contraddistingue ogni campagna elettorale, come si suol dire è stato “il campo” o meglio “le urne” a decidere: aperte questa mattina alle 8, sono state chiuse ufficialmente alle 20, quando è arrivato il verdetto tanto atteso. Ora ad Olivieri il compito di guidare nuovamente la Provincia per i prossimi 4 anni.
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