Chiarezza

Elezioni provinciali, Canepa: “Moderati non possono votare un leghista? Falso. Voglio aggregare e compattare”

“La convinzione che un moderato debba votare per forza per un moderato è una filastrocca. I sindaci non ci cascheranno”

Giancarlo Canepa

Savona. Il 9 gennaio, giorno delle elezioni del presidente della Provincia, si avvicina. E continua la sfida a distanza, tra endorment e dichiarazioni, tra i candidati Pierangelo Olivieri (presidente uscente) e Giancarlo Canepa, sindaco di Borghetto della Lega. 

E proprio Canepa è nuovamente intervenuto sul voto, aprendo ai moderati che, secondo qualcuno, in quanto tali dovrebbero essere “distanti da lui” e “dovrebbero prediligere il voto pro Olivieri”. 

Di seguito, la nota del primo cittadino di Borghetto: “Per qualcuno queste elezioni provinciali dove sul tavolo ci sono questioni cruciali per il territorio e per i cittadini e che potrebbero costituire un’occasione epocale di cambiamento basato sui contenuti e sui metodi si riducono al sillogismo aristotelico in cui i moderati devono votare per i moderati, Canepa è un tesserato Lega e per definizione non può essere moderato, Olivieri è un moderato e quindi i moderati devono votare per Olivieri. Ma come si può pensare che sindaci e consiglieri comunali di qualunque appartenenza politica essi siano, abituati ad amministrare la cosa pubblica, chiamati ogni giorno a prendere decisioni che comportano assunzioni di responsabilità, pagando di tasca loro eventuali errori anche di altri, si possano bere una filastrocca del genere?”.

“Non mi pare di essere un estremista o un bombarolo, credo di essere una persona concreta, che bada ai risultati e la mia storia politica, seppur breve, lo dimostra così come il consenso realmente trasversale che ho raccolto a differenza di quello costruito a tavolino nelle segrete stanze delle segreterie dei partiti. Catalogare le persone banalizzando i concetti è funzionale solo a dividere ed è, in sintesi, la stessa politica messa in atto in questi anni da qualcuno sul territorio. Il dualismo Canepa – Olivieri è un’opportunità di cambiamento non una frattura di un’area politica, anche perché ho potuto constatare di persona che la provincia di Savona non ha bisogno di essere divisa, la è già da tempo. Esistono il ponente, il levante, la città di Savona e la val Bormida, ‘divide et impera’ docet”. 

“Il prossimo presidente della Provincia, oltre a doversi occupare con solerzia e meglio del passato di tutte le partite di affidamento in house dei vari servizi, della viabilità ecc., avrà il dovere di essere aggregante, di compattare i territori ognuno del quale è funzionale all’altro. La provincia di Savona, dopo aver perso rappresentanza in Regione e in Parlamento, per essere forte deve tornare unita, lo chiedono a gran voce non solo le amministrazioni locali ma anche le imprese del territorio che hanno bisogno del supporto da parte delle istituzioni affinché l’attuale gap infrastrutturale rispetto ad altre realtà venga superato per porre le basi per lo sviluppo che tutti auspichiamo. 

“L’incontro a tre organizzato sabato dal sindaco di Savona sarà un utile occasione per chiarire ulteriormente concetti e programmi già espressi e sono sicuro che dal confronto nasceranno le condizioni che consentiranno al sindaco del Comune capoluogo e alla sua maggioranza di poter assumere decisioni ragionate e spero coraggiose. I tempi sono maturi per lanciare il cuore oltre l’ostacolo”, ha concluso Canepa.

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