Savona. Realizzare al più presto un nuovo carcere nel savonese. A chiederlo è l’Ordine degli avvocati di Savona che, dopo 7 anni senza risposte o certezze, ha deciso di prendere ufficialmente posizione inviando una lettera al ministro Carlo Nordio.
Nel documento, vengono indicate tutte le problematiche dovute all’assenza di un istituto penitenziario nel comprensorio. Il Sant’Agostino, infatti, è stato chiuso nel 2016, sette anni fa, e da allora la nostra provincia è rimasta priva di una casa circondariale “con tutti i gravissimi disguidi che a ciò conseguono per magistrati e avvocati, ma soprattutto per i detenuti e per i loro famigliari”, sottolineano dall’ordine.
“Le persone in custodia cautelare per reati di competenza del nostro Tribunale vengono ristrette negli istituti di Genova Marassi, Genova Pontedecimo, Imperia, Sanremo e, talvolta, più raramente, La Spezia, con la conseguenza che ogni contatto e/o visita implica tempo e spese che, inevitabilmente, direttamente o indirettamente gravano sul detenuto stesso” evidenziano e poi aggiungono: “Talvolta, per i congiunti dei detenuti, la lontananza costituisce ostacolo concreto ad esercitare il loro diritto ad un colloquio che per il detenuto, come noto, è momento fondamentale anche di speranza e di cura dei propri affetti e gestione delle proprie attività extramurarie”.
La lettera si conclude con l’invito da parte dell’ordine degli avvocati di risolvere al più presto la situazione: “Considerata l’importanza della problematica e la vostra evidente e reale attenzione ai diritti degli indagati e/o imputati – scrivono all’onorevole Nordio – confidiamo in un vostro intervento che consenta di dare concretezza alle ipotesi e alle promesse di realizzazione di un carcere per il nostro circondario”.