Albenga. Grande vittoria del Pontelungo che si è imposta per 5 a 1 contro l’Aurora di mister Adami. La squadra ingauna, alla sua decima vittoria consecutiva, oltre ad essere la più informa del campionato, è la diretta inseguitrice del titolo insieme al Camporosso, prima della classe. Partita subito in discesa per loro: prima Sfinjari segna il rigore, un minuto dopo Chariq raddoppia. All’ultimo minuto rigore per l’Aurora, Laudando si presenta sul dischetto ma Breeuwer salva il risultato. Poi la vera debacle per i cairesi: Guardone, ancora Sfinjari su punizione e Giampà chiudono il match sul 5 a 0, salvo il gol della bandiera di Berta.
Gran risultato a parte, i gialloneri si sono comunque fatti valere non mollando mai in campo: “Non è mai facile vincere questo tipo di partite, semplice parlare a gara finita. C’è da ricordare che sul 2 a 0, se avessimo subito gol prima di rientrare negli spogliatoi, avremmo potuto parlare di un match diverso, complimenti a Breewuer. Oggi abbiamo messo un tassello importante del puzzle, adesso teniamo testa al Camporosso, dopodichè potremmo vedere cosa possiamo raggiungere”.
Il Pontelungo ha abituato i propri tifosi ad aspettarsi delle ‘goleade’, son 73 i gol fatti fino a questo punto del campionato: “Il merito è sicuramente dei ragazzi, si allenano sempre al massimo. Facciamo il possibile per arrivare sempre preparati il giorno della partita e per provare a vincere il campionato, oggi sono altri 3 punti importanti. Forse siamo riusciti a tagliare fuori Andora e Aurora per le prime posizioni, ora ci aspetta solo il confronto con il Camporosso. Attenzione alla San Francesco: nonostante la sconfitta di oggi, non è ancora fuori dai giochi”.
Molti i giocatori di esperienza nella rosa, accompagnati da giovani di talento e di spicco, uno tra tutti Sfinjari, capocannoniere del campionato con 16 gol: “Ci vogliono entrambi i tipi di giocatori. Senza l’esperienza è difficile andare lontano, ma questi ragazzi che sono con noi da qualche anno stanno crescendo molto. La legge del calcio impone che solamente giocando riesci a migliorare. I giocatori devono conoscere i propri compiti una volta in campo e, con i giocatori di esperienza in aiuto, l’organizzazione è più precisa. I giovani tendono solitamente ad andare sempre a mille, ma non si può andare sempre a mille”.