Inquinamento

Cairo, Ferrari: “Ora è ufficiale, gli alti livelli di benzoapirene nell’aria sono colpa di Italcoke. Si agisca subito”

Il sindaco: "Il nostro compito è di vigilare che chi deve garantire la qualità dell’area sul territorio, ovvero la Provincia, lo faccia, non possiamo fare altro"

italiana coke

Cairo Montenotte. “Dalla valutazione della centralina di Villa Sanguinetti, si è potuto finalmente capire, anche se già lo sapevamo, che la maggiore produzione di benzo(a)pirene che fa superare i limiti è di natura industriale e quindi proviene da Italianacoke”. Ad affermalo è Giorgia Ferrari, capogruppo di minoranza, dopo il consiglio comunale di ieri sera (30 gennaio).

Il gruppo Cairo in Comune, infatti, ha presentato un’interrogazione nella quale chiedeva al sindaco e alla giunta di attivarsi per reperire dalla Regione i dati registrati dalla centraline e relativi al 2022 sulla presenza di benzo(a)pirene nell’aria. Ed in particolare se negli ultimi mesi nello scorso anno, si sono registrati picchi giornalieri superiori al valore medio annuale, come avvenuto nel 2020 e nel 2021. Ma non solo, lo scorso giugno, proprio Cairo in Comune aveva lanciato l’allarme sulla qualità dell’aria a Cairo, riportando i dati regionali relativi al periodo dal primo gennaio ai primi giorni di aprile 2022, in alcuni casi sette volte superiori ai limiti di legge.

I dati complessivi del 2022 non ci sono ancora stati forniti – dichiara Ferrari – ma in base ai nostri calcoli effettuati sui dati ufficiali riportati sul sito delle Regione, anche se negli ultimi mesi i rilevamenti fossero pari a zero, saremmo oltre i limiti della norma. Sul territorio quindi è presente una situazione di grave inquinamento”.

Ferrari poi si rivolge a sindaco, Arpal e Provincia: “Ora che c’è la certezza che la causa è Italiana Coke, basta rimpallarsi le responsabilità, bisogna agire e farlo subito. Va bene i tavoli tecnici e gli incontri, ma è passato già troppo tempo, ormai sono anni che stiamo respirando benzo(a)pirene”.

A proposito di incontri, il sindaco Paolo Lambertini annuncia che a breve sarà programmata una commissione dedicata alla quale parteciperanno Provincia e Arpal. “Il nostro compito è di vigilare che chi deve garantire la qualità dell’area sul territorio, ovvero la Provincia, lo faccia – sottolinea il primo cittadino – non possiamo fare altro. Ci tengo inoltre a sottolineare che è già stato fatto un passaggio determinante con lo spostamento di una centralina a Villa Sanguinetti. Questo ci ha permesso di avere valutazione dell’aria sia nelle vicinanze che più lontano dall’area e dimostrare che il benzoapirene è responsabilità di Italiana Coke, la quale deve rispettare l’Aia e il piano regionale dell’ambiente. L’Aia ha previsto l’installazione degli SME (misurazione in continuo delle emissioni ai camini) che ad oggi sono in fase di validazione, in modo da tenere sotto controllo le emissioni. C’è stato un po’ di ritardo nell’installazione, ma è un’operazione per la quale occorre tempo e autorizzazioni, dovrebbe terminarsi a breve (probabilmente entreranno in servizio il 1° marzo, ndr)”.

“Quando noi siamo arrivati nel 2017 – aggiunge il sindaco mandando un messaggio alla minoranza – nessuno sapeva cosa fosse il benzoapirene ed già allora i livelli erano alti”.

Riguardo alla comunicazione dei dati, il Comune precisa: “Come già ricordato nelle precedenti interrogazioni relative ai dati acquisiti dalle centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria, Arpal è il gestore della rete regionale per il monitoraggio della qualità dell’aria ed inserisce i valori dei parametro benzo(a)pirene dopo la validazione del dato derivante da una analisi eseguita in laboratorio. I tempi di aggiornamento della banca data regionali sono lenti e il Comune ha già più volte nel tempo sollecitato gli aggiornamenti. È importante ricordare che i dati ottenuti devono però essere valutati sia rispetto al limite indicativo dettato dalla norma, sia rispetto alle condizioni meteoclimatiche, ma soprattutto rispetto alle concentrazioni di altri inquinanti e pertanto tale valutazione deve essere fatta da tecnici competenti; infatti tutti i dati acquisiti sono e saranno valutati e commentati nel tavolo tecnico con Regione, Arpal e Asl”.

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