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Altare, il 2 febbraio il consiglio comunale sull’ex Savam. La minoranza: “Assurdo convocarlo al mattino”

Si terrà a Villa Rosa, alla presenza di Regione, Provincia, Soprintendenza e Prefettura. Il sindaco: "L'orario dipende dalla disponibilità data dagli enti"

strada chiusa ex savam

Altare. Si terrà giovedì 2 febbraio, alle ore 10:30, il consiglio comunale straordinario richiesto dalla minoranza e dal consigliere indipendente Rita Scotti per affrontare il tema della chiusura di via XXV Aprile, dovuta alla pericolosità degli edifici dell’ex Savam.

L’appuntamento è a Villa Rosa, dove interverranno anche i rappresentanti di Regione, Provincia, Soprintendenza e Prefettura.  “Sono stati invitati tutti gli enti inseriti nella richiesta della minoranza – dice il sindaco Roberto Briano – tranne coloro che possono partecipare liberamente, essendo il consiglio aperto a tutti, mi riferisco ad esempio al Comitato per la riqualificazione dell’ex Savam e a Città del Vetro”.

Polemiche da patte della minoranza riguardo all’orario scelto: “Da quando sono consigliere, ovvero sei anni, non è mai stato convocato un consiglio al mattino – sottolinea il capogruppo di “Altare con noi insieme” Giuseppe Grisolia – L’orario scelto è molto discutibile, in quanto le persone che lavorano e vorrebbero partecipare, sono impossibilitate a venire. Inoltre mi rammarica sapere che non tutti gli enti e le persone che avevamo indicato nella nostra richiesta sono stati contattati, tra loro ad esempio il presidente di Città del Vetro”.

D’accordo anche Rita Scotti: “Convocare una seduta di consiglio comunale straordinario, richiestissimo e attesissimo dagli altaresi, di giovedì alle 10.30 del mattino, è assurdo e soprattutto non è mai accaduto prima – afferma – Inoltre avevamo richiesto di discutere un regolamento perché situazioni di degrado e abbandono come quella di Ex Savam non potessero più avvenire. Di questo richiesta non vi è traccia. Capisco che non si possa deliberare niente in una seduta di consiglio comunale straordinario, ma sarebbe stato corretto, trasparente e vantaggioso per gli altaresi quantomeno discuterne”.

Riguardo all’orario, Briano replica: “Come richiesto abbiamo invitato tutti gli enti e abbiamo chiesto le loro disponibilità, dopo aver avuto le loro risposte è stato scelto di fissare la seduta alle 10:30. Inoltre ritengo che sia un orario consono in quanto permette di avere più tempo a disposizione per discutere senza prolungare il consiglio fino alle 2 di notte. Come location abbiamo scelto Villa Rosa, ci era stata suggerita anche dall’opposizione, proprio perchè, al contrario della sala consiliare del Comune, consente a più persone di partecipare”.

La richiesta del consiglio comunale era stata inviata al sindaco Roberto Briano lo scorso 13 gennaio. Nel dettaglio i consiglieri Giuseppe Grisolia, Carlo Pansera, Eleonora Caruso e Rita Scotti nel documento sottolineavano come fossero “necessarie soluzioni immediate, in quanto troppo gravi sono i disagi causati dalla chiusura della strada” e come “gli altaresi e i commercianti avessero più volte sollecitato l’amministrazione  chiedendo un incontro che ancora non era avvenuto”. Da qui la richiesta di programmare un consiglio comunale straordinario e monotematico “per affrontare l’argomento in un dibattito aperto alla cittadinanza” durante il quale spiegare “le scelte politiche che hanno portato alla chiusura della strada principale di Altare, ormai interdetta da quasi 4 mesi”.

Come annunciato in questi giorni dal sindaco Briano, durante la seduta verrà illustrata la relazione dell’Università di Genova che, in quanto ente super partes, era stata incaricata dal Comune (in accordo con Provincia e Soprintendenza) di elaborare un progetto volto alla riapertura di via XXV  Aprile. L’esito dello studio è stato reso noto dall’amministrazione mercoledì: secondo quanto riportato dall’ateneo risulta necessario demolire parzialmente il forno Oscar, uno dei punti più critici dell’ex vetreria, insieme al forno San Rocco per cui, però, basterebbero dei lavori mirati di messa in sicurezza per permetterne il recupero.

Nell’occasione, il primo cittadino aveva rimarcato che stava attendendo dai vari enti una risposta riguardo alla data in cui sarebbero stati disponibili per il consiglio comunale straordinario e aveva evidenziato come l’amministrazione avesse atteso il documento ufficiale prima di dare notizie . “Solo ora che abbiamo acquisito la documentazione degli enti superiori coinvolti, abbiamo sciolto il nostro riserbo, essendo sicuri delle soluzioni che possono essere attuate per riuscire ad aprire la strada il prima possibile, questa è ed è sempre stata la nostra priorità”, ha dichiarato Briano a IVG.

Il sindaco, inoltre, si è detto “soddisfatto del lavoro svolto finora” e ha spiegato che la relazione di UniGe è stata inviata a Città del Vetro, proprietaria dell’area. “Attendiamo ora una loro risposta, che auspichiamo sia positiva. La società, infatti, ha più volte dichiarato sui giornali di essere pronta a demolire gli edifici, ma non ha mai presentato istanze alla Soprintendenza per poter intervenire sugli immobili vincolati. Se la società accetterà e chiederà l’autorizzazione per i lavori, le tempistiche saranno più brevi. Ora la palla passa a loro”, ha sottolinea Briano.

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