Vittoria

Albenga, Buttu scuote l’ambiente: “A +9 non ci può essere malessere. Felice per Sogno”

"Di solito, mi piace elogiare il gruppo, ma oggi tengo a fare una menzione particolare per Santiago Sogno. Sono contento per lui. Ci sono state troppe critiche. Per me questo giocatore non si può contestare"

Albenga batte Rapallo 3 a 0 e resta a +9 sulle inseguitrici Lavagnese e Forza e Coraggio. Mister Pietro Buttu elogia la prova della squadra con una menzione particolare per Santiago Sogno, il fuoco d’artificio del mercato estivo che fino a questo momento ha vissuto una stagione con più luci che ombre. Oggi, però, una doppietta fondamentale per piegare i bianconeri genovesi. L’allenatore ingauno predica calma, invitando l’ambiente a mantenere i piedi per terra e, al contempo, a non farsi prendere eccessivamente dallo sconforto in caso di qualche risultato negativo. “A +9, afferma, ci dovrebbe essere la Lavagnese, siamo artefici del nostro destino”.

Così Pietro Buttu a margine del successo odierno: “Stavamo attraversando un momento difficile. Abbiamo patito una serie di infortuni tutti di fila che ha fatto il paio con alcune squalifiche. Bisogna però analizzare bene le sconfitte prima di fare drammi: abbiamo perso a Imperia nel finale di gara giocando in dieci e contro l’Angelo Baiardo eravamo privi di sette titolari. Di solito, mi piace elogiare il gruppo, ma oggi tengo a fare una menzione particolare per Santiago Sogno. Sono contento per lui. Ci sono state troppe critiche. Per me questo giocatore non si può contestare. Nell’ambiente vedevo un po’ di malessere. Bisogna sempre rimanere con i piedi per terra. Avrebbe dovuto essere la Lavagnese a chiudere con nove punti di vantaggio sulla seconda. Non mi ha fatto piacere, non tante per me ma per i ragazzi”.

Pollice in su per il mercato: “Ringrazio la società per avere sopperito alle assenze in sede di mercato. Mastroippolito e Trofo si sono inseriti bene anche perché è difficile non inserirsi bene in questo gruppo. Ci hanno dato una grossa mano. Hanno recuperato Costantini e Anselmo, due giocatori fondamentali per noi. Dietro siamo ancora privi di Scarrone e Gargiulo”.

Guardare soltanto a se stessi è la parola d’ordine: “Penso che l’Albenga sia l’avversario dell’Albenga. Gli altri aspettano un nostro passo falso. Ci sono ancora sedici partite ancora. Un campionato lungo, tosto ed equilibrato. Non dobbiamo cullarci su questi nove punti. Dobbiamo cercare di inserire al meglio i nuovi e di recuperare il prima possibile gli infortunati. Dobbiamo pensare soltanto a noi”.

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