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Affido familiare, il Comune di Alassio lancia una campagna di sensibilizzazione

L'assessore Giannotta: "Tutti possono proporsi affidatari: coppie con o senza figli, sposate o conviventi e single, non si ricercano famiglie eccezionali, quanto piuttosto consapevoli della scelta"

famiglia

Alassio. “Se ne parla troppo poco, ma l’affido famigliare è sicuramente uno strumento prezioso per la tutela dei minori in difficoltà”. Franca Giannotta, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Alassio, torna su un tema delicatissimo alla vigilia di una importante campagna di comunicazione che il Comune di Alassio intende avviare in collaborazione  con l’Associazione di Promozione Sociale Sao Josè Amici nel Mondo, il Distretto Socio Sanitario Albenganese, e l’Asl2.

“Ogni minore – afferma Giannotta – ha il diritto di avere una famiglia che lo ami, che si prenda cura di lui e che lo aiuti a crescere in modo sereno ed equilibrato. L’Affido Famigliare è un intervento di sostegno che può essere attuato anche per poche ore al giorno o alla settimana, ma caratterizzato da stabilità, continuità e progettualità. Permette al minore di trovare in un’altra famiglia, tempestivamente e per tutto il tempo necessario, ciò che al momento la sua non è in grado di garantirgli”.

“Tutti possono proporsi affidatari: coppie con o senza figli, sposate o conviventi e single, non si ricercano famiglie eccezionali, quanto piuttosto consapevoli della scelta”, sottolinea l’assessore.

Per quanto riguarda il percorso per diventare affidatari e i requisiti richiesti: “E’ necessario uno spazio nella propria vita e nella propria casa per accogliere un minore accettando ciò che appartiene al suo mondo, alla sua storia e alla sua famiglia, senza rinunciare al proprio stile educativo – si legge in una delle schede che dai prossimi giorni saranno pubblicate sui social media comunali – E’ importante dare disponibilità affettiva e volontà di accompagnare per un tratto di strada, più o meno lungo, un bambino o un ragazzo aiutandolo a sviluppare e valorizzare le sue potenzialità e risorse. Significa essere una famiglia in più, e non una famiglia alternativa a quella di origine”. ​

Vi sono anche diverse formule, proprio sulla base delle possibilità di ciascuno: a tempo pieno, come famiglia di appoggio part time con formula diurna o residenziale saltuario, o addirittura famiglia culla, per l’affidamento di neonati.

“Per diventare una famiglia affidataria – conclude Giannotta – ci si deve rivolgere Consultorio Famigliare di Albenga dove verrà attivato un percorso di conoscenza attraverso colloqui con assistenti sociali e psicologi. In caso di valutazione favorevole e in attesa dell’abbinamento con un minore, il nucleo interessato seguirà un percorso di formazione all’esperienza dell’affidamento”.

​Il consultorio famigliare si trova in viale XII Marzo 12 ad Albenga, i contatti: tel. 0182-546640/633 – email consultoriale.alb@asl2.liguria.it

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