A roma

Accedere ai servizi pubblici in modalità digitale in Posta, via al progetto Polis: presenti numerosi sindaci del savonese

La presentazione a Roma alla presenza del premier Giorgia Meloni: invitati i primi cittadini dei comuni sotto i 15mila abitanti

Provincia. Sono circa 7mila i Comuni italiani con meno di 15mila abitanti che sono stati invitati da Poste Italiane a partecipare quest’oggi (30 gennaio) a Roma alla presentazione del Progetto Polis.

Tra i presenti ci sono anche numerosi sindaci del savonese: tra questi, Mauro Demichelis (Andora), Luca Lettieri (Loano), Roberto Sasso del Verme (Laigueglia), Giancarlo Canepa (Borghetto SS) e Stefano Saturno (Balestrino). Un convegno importante, allestito presso il Convention Center “La Nuvola”, alla presenza del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Attraverso il progetto, tutti gli Uffici Postali dei piccoli centri e delle aree interne e montane “diventeranno punto di accesso privilegiato e di prossimità nel rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione, contribuendo concretamente a favorire la coesione economica, sociale e territoriale del Paese e il superamento del digital divide”. 

Progetto Polis

Scendendo nello specifico, come si evince dal sito del Mise: “Il progetto prevede tre linee di intervento. La prima prevede la creazione di ‘sportelli unici’ di prossimità in Comuni con popolazione inferiore a 15mila abitanti, che facilitino l’accesso dei cittadini residenti ai servizi pubblici in modalità digitale, attraverso una piattaforma di servizio multicanale di Poste Italiane. L’intervento comporta la trasformazione di 6.910 Uffici Postali ubicati nei piccoli comuni, dotandoli di una infrastruttura digitale e tecnologica all’avanguardia”.

“La seconda linea d’intervento, ‘Spazi per l’Italia’, prevede la realizzazione di una Rete nazionale formata da 250 spazi per il co-working, la formazione nonché l’erogazione di servizi avanzati per professionisti, imprese, associazioni e singoli cittadini. Tale rete, digitalmente interconnessa, è realizzata attraverso la trasformazione di edifici direzionali e di grandi uffici postali distribuiti in tutte le province italiane. La terza prevede un sostegno a Poste Italiane per la costruzione e l’installazione di 5mila stazioni di ricarica per veicoli elettrici in 2.100 piccoli comuni italiani”.

Grazie a Polis, approvato con il Dl 59/2021, e finanziato con 800 milioni di euro di fondi nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNNR, Poste Italiane dà un nuovo volto ai 7.000 Uffici Postali dei piccoli centri per renderli più accoglienti e trasformarli in Sportello Unico digitale di prossimità attivo 24 ore su 24. I cittadini potranno richiedere certificati anagrafici e di stato civile, la carta d’identità elettronica, il passaporto, il codice fiscale per i neonati, certificati previdenziali e giudiziari, e numerosi altri servizi che si aggiungono a quelli postali, finanziari, logistici, assicurativi e di telecomunicazione. I lavori di ristrutturazione e di adeguamento tecnologico degli Uffici Postali sono partiti subito dopo il via libera della Commissione Europea, arrivato a fine ottobre 2022, e completati in pochi mesi: ad oggi sono già pronti 40 Uffici Postali e 230 i cantieri aperti. Entro l’anno saranno avviati i lavori di ristrutturazione in 1.500 nuovi uffici Polis.

Queste le parole della premier Meloni (fonte Ansa.it): “A tutti sindaci ribadisco l’impegno del governo a fare tutto quello che possiamo per rendere più facile quel compito, dalla semplificazione a digitalizzazione all’abuso d’ufficio: nessun sindaco che voglia dare risposte ai suoi cittadini deve essere rallentato o avere paura di dare quelle risposte ai cittadini. Noi posiamo ancora essere un modello, questa nazione può ancora essere un esempio da seguire per gli altri, un modello che gli altri copiano. Abbiamo insegnato tanto ma possiamo ancora insegnare tanto”.

“Questo è un progetto che insegna. Il messaggio che si manda è che noi vogliamo unire l’Italia, rafforzare i legami, ricucire il tessuto fra città più grandi e piccole, garantire a tutti i cittadini lo stesso identico diritto ad accedere ai servizi in maniera semplice e veloce. Non ci rassegniamo all’idea che ci siano territori e servizi di serie A e B. Una sola Italia con servizi e diritti uguali per tutti. Sono fiera di essere a questa iniziativa nel centesimo giorno in cui ho l’onore di guidare il governo di questa nazione. Prendersi il tempo per fare scelte strategiche, non farsi rincorrere dall’ansia di prestazione, dalla necessità di far parlare di sé ogni giorno. Ho il grande obiettivo di dare all’Italia un governo che duri cinque anni, che sappia che il medio periodo è quello per dare le risposte più efficaci”.

“Con Polis vogliamo continuare ad offrire sostegno all’Italia accompagnandone la trasformazione – ha detto la presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina – nessuno conosce e vive il Paese come noi di Poste Italiane, forti dell’esperienza accumulata nella nostra storia secolare e della fiducia per il futuro. Polis si rivolge a comunità che rappresentano la stragrande maggioranza del territorio nazionale, piene di vita, di eccellenze, che nel tempo hanno però perso popolazione, forza e ricchezza. Poste Italiane contribuirà a colmare il forte gap infrastrutturale tra città e piccoli centri offrendo servizi essenziali con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini”.

“Il progetto Polis – ha spiegato l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante – nasce per garantire a 16 milioni di italiani che vivono nei Comuni con meno di 15.000 abitanti pari opportunità di accesso ai molteplici servizi della Pubblica amministrazione, avvicinandoli concretamente allo Stato. Polis ha l’ambizione di semplificare la vita di quei cittadini, riducendone al minimo i disagi grazie alle soluzioni digitali di Poste Italiane disponibili negli uffici postali. La sua attuazione contribuisce ad accelerare anche la trasformazione digitale del Paese. In questi anni Poste Italiane ha saputo creare valore con una strategia inclusiva che ha fornito servizi sempre più evoluti ad un numero crescente di persone, e Polis ne è la naturale prosecuzione”.

“Polis è lo strumento con cui Poste Italiane può confermare la propria missione di Azienda di sistema a supporto dello sviluppo economico, della coesione e della solidarietà sociale del Paese – ha affermato il Condirettore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco – voglio esprimere tutta la mia soddisfazione per un progetto che vive già la sua fase di piena operatività grazie agli interventi completati in questi mesi. Polis è’ un progetto per il Paese – ha concluso il Condirettore generale – che diventa realtà grazie all’impegno di tutti i dipendenti di Poste Italiane e ad una virtuosa collaborazione con le istituzioni che partecipano al progetto”.

Con Polis i cittadini potranno richiedere i certificati allo sportello, utilizzare i totem e gli ATM operativi 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Polis contribuirà anche ad una maggiore efficienza energetica e darà slancio alla mobilità verde attraverso l’installazione di 5 mila colonnine di ricarica per i mezzi elettrici e di 1.000 impianti fotovoltaici.

Poste Italiane darà vita anche al progetto “Spazi per l’Italia”, la più grande rete di co-working del Paese con la creazione di 250 siti smart, interconnessi, ricavati dalla valorizzazione di immobili di proprietà aziendale.

Le dichiarazioni del sindaco di Andora Demichelis: “Un incontro interessante, con proposte innovative e spunti di riflessione. Gli Uffici postali sono da sempre un punto di riferimento importante per i cittadini e ben venga l’implementazione dei servizi a garanzia anche del mantenimento degli sportelli aperti soprattutto nei comuni di medie e piccole dimensioni. Riuscire a condividere con le Poste servizi propri della P.A. come la richiesta della Carta d’identità, l’ottenimento di altre certificazioni potrebbe agevolare i cittadini e snellire i tempi di attesa. Apprezzabile anche l’obiettivo di aiutare i cittadini nel superamento del divario digitale perchè sono davvero tanti servizi già offerti on line dai Comuni, ma non tutti i cittadini sono già in grado di accedervi”.

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