Liguria. L’Emilia-Romagna, come già accaduto in passato, va in soccorso alla Liguria e al savonese: via libera dalla Regione alla richiesta di accogliere rifiuti urbani indifferenziati pari a 7.000 tonnellate, provenienti dai Comuni della Città Metropolitana di Genova e delle Province di Imperia e Savona, che saranno smaltiti nel termovalorizzatore di Piacenza gestito da Iren Ambiente.
La Regione Liguria “ha richiesto un supporto per affrontare una situazione temporanea di emergenza (concentrata nel periodo compreso tra ottobre 2022 e la fine del 2023) nella gestione dei rifiuti urbani indifferenziati per un quantitativo complessivo di circa 10.000 tonnellate per ogni semestre dell’anno 2023″. Una situazione di emergenza – viene evidenziato – che “potrebbe determinare anche problematiche igienico-sanitarie in violazione della normativa comunitaria di settore”.
Secondo quanto verificato, tenuto conto dei flussi già pianificati e dei contratti già sottoscritti, il termovalorizzatore di Piacenza risulta consentire l’ingresso di 7.000 tonnellate di rifiuti urbani dalla Regione Liguria per il periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2023, quantitativo per il quale la Regione Emilia Romagna ha concesso il via libera a seguito dell’assenso dell’Amministrazione comunale di Piacenza che, “nel quadro di condivisione dell’esigenza di collaborazione istituzionale”, si è resa disponibile all’accoglimento della richiesta.
I costi di conferimento e le modalità di pagamento vengono “pattuiti direttamente tra i gestori degli impianti liguri conferenti e quello dell’impianto di destinazione sulla base dei costi di impianto per i rifiuti urbani e tenuto conto che, nell’ambito del prezzo di conferimento, si dovrà computare una quota aggiuntiva pari a 20 euro per ogni tonnellata di rifiuto indifferenziato conferito a titolo di ristoro ambientale, da versare al Comune sede di impianto da parte della società Iren Ambiente S.p.A.”.