Cosa cambia

Reddito di cittadinanza, oltre 6.600 famiglie liguri rischiano di rimanere escluse

Sono gli "occupabili" che perderanno il diritto al sostegno da agosto 2023. Ecco invece chi manterrà i requisiti per riceverlo

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Liguria. Sono 17.166 i nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza in Liguria, corrispondenti a 32.297 persone coinvolte secondo i dati dell’osservatorio Inps riferiti al mese di ottobre 2022. In base a una stima sommaria, significa che oltre 12mila rimarrebbero rimanere esclusi dalla misura a partire dall’agosto del 2023, in base alla riforma contenuta nella manovra che il governo Meloni si appresta a varare nelle prossime settimane.

Si tratta dei cosiddetti “occupabili“, cioè coloro che, secondo l’esecutivo, possiedono le caratteristiche per lavorare e che perderanno il diritto al sostegno dopo otto mesi a partire dal 1° gennaio 2023. Dalla stretta rimarranno esclusi i nuclei familiari con disabili, minorenni o persone con più di 60 anni. Ovviamente non potranno percepire il reddito di cittadinanza coloro che svolgono già un’attività come autonomi o subordinati. Chi manterrà i requisiti per accedere alla misura dovrà frequentare obbligatoriamente un corso di formazione o di riqualificazione professionale, pena la decadenza del diritto alla prestazione. Tra le possibili modifiche contemplate dagli emendamenti al testo c’è anche la necessità di completare le scuole dell’obbligo per i destinatari con meno di 29 anni.

Secondo le stime dell’Ufficio parlamentare di bilancio su dati Inps, gli “occupabili” che rimarranno esclusi dalla prossima estate corrispondono a circa 400mila nuclei familiari, cioè il 38,5% del totale che ammonta a più di un milione.

E in Liguria? Gli uffici provinciali dell’Inps e quelli della Regione spiegano che una stima compiuta a livello locale non è ancora stata fatta perché si attende prima l’entrata in vigore definitiva. Ma è vero anche che in questi casi la “legge dei grandi numeri” può essere applicata come criterio per ragionare in termini di proiezione. E quindi, applicando le debite proporzioni, i nuclei a rischio nella nostra regione sarebbero circa 6.600. L’importo medio del sostegno che verrebbe a mancare è di 539,94 euro al mese (a livello nazionale è leggermente più alto, 582,99 euro).

Nella sola provincia di Savona, sempre considerando i dati di ottobre, sono 2.831 i nuclei percettori di reddito di cittadinanza per un totale di 5.487 persone coinvolte. Calcolando la stessa percentuale valida a livello nazionale, ad essere escluse sarebbero pertanto più di 3.600 famiglie. L’importo medio nel savonese è di 529,81 euro, leggermente più basso della media regionale.

 

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