Cairo Montenotte. “In riferimento a quanto comunicato circa esami ematici urgenti presso il PPI del presidio di Cairo Montenotte si specifica che non risultano criticità e che il trattamento dei pazienti avviene secondo le linee guida e i protocolli concordati per la miglior presa in carico e cura del malato”. E’ la replica di Asl alla polemica sollevata dal Comitato sanitario Valbormida che ha riferito che “il Punto di Primo Intervento, da un anno e mezzo, deve utilizzare un macchinario malfunzionante per gli esami ematici”.
“In merito alla strumentazione di laboratorio si precisa inoltre che quanto comunicato appare inesatto, non risultano infatti segnalazioni di prolungati malfunzionamenti dell’apparecchiatura. Nell’ultima settimana, e precisamente il 5 dicembre, per puro scrupolo del tecnico di laboratorio in servizio a Cairo, è stato rilevato un lieve innalzamento del valore di controllo negativo ed è stata immediatamente chiamata l’assistenza e, per precauzione, sono state sostituite le ottiche dello strumento. Gli strumenti dell’istallazione POCT sono quotidianamente controllati e calibrati dal laboratorio, che comunque garantisce anche nei festivi una reperibilità dalle ore 7 alle ore 19 per eventuali interventi manutentivi/correttivi o per l’esecuzione dei test sugli strumenti di laboratorio. Si precisa infine che, in attesa della formalizzazione del nuovo contratto da parte di SUAR, sia l’assistenza che la manutenzione sono comunque garantite”.
“In particolare – posegue Asl – non sono stati effettuati trasferimenti di pazienti verso altri presidi ospedalieri esclusivamente per il controllo della troponina, ma piuttosto perché casi sospetti e necessitanti di ricovero in OBI (Osservazione breve intesiva) con controlli seriati della troponina. E’ quindi evidente la necessità per questi pazienti di un trattamento specifico e plurispecialistico ed il fatto che vengano accompagnati dall’automedica evidenzia come i sanitari abbiano rilevato una particolare necessità di assistenza e monitoraggio delle condizioni del paziente il cui trasferimento sarebbe avvenuto in ogni caso”.
“Comprendiamo le preoccupazioni del Comitato – concludono -, che pochi giorni fa ha espresso timori, poi rassicurati da questa Direzione in merito ad un defibrillatore sempre del PPI, e ribadiamo la nostra disponibilità per chiarire eventuali dubbi direttamente con i rappresentanti dell’associazione al fine di evitare sconsigliabili allarmismi nella popolazione valbormidese verso la quale garantiamo il massimo impegno e professionalità di tutto il sistema di emergenza”.