Operazione

Porto di Savona, arrivano 16.500 tonnellate di mais dall’Ucraina: primo scalo ligure interessato dall’inizio della guerra

Sono state in parte sdoganate ed in parte immagazzinate presso uno dei terminals dedicati allo stoccaggio dei cereali

Dogane Savona

Savona. 16.500 tonnellate di mais, proveniente dall’Ucraina, sono state in parte sdoganate ed in parte immagazzinate presso uno dei terminals dedicati allo stoccaggio dei cereali posto all’interno del porto di Savona, primo scalo della Liguria ad essere interessato da tale attività dall’inizio dell’attuale conflitto russo –ucraìno.

La nuovissima motonave “Stella Navis”, che ha traportato il carico, comprensivo di oltre 15.000 tonnellate di merce di origine rumena, dopo aver attraversato lo stretto del Bosforo, ha fatto rotta verso il Porto di Savona, che rappresenta il più importante punto di stoccaggio infraportuale di cereali dell’Alto Tirreno.

I funzionari dell’agenzia delle dogane hanno repentinamente accertato la legittima provenienza del grano e l’applicazione della corretta classifica doganale, avvalendosi dell’intervento del Laboratorio Chimico delle Dogane di Savona.

L’operazione ha contribuito all’approvvigionamento diretto e a garantire l’alimentazione degli animali nonché a coadiuvatore gli allevatori interessati, in un momento in cui i rallentamenti delle spedizioni dall’Ucraina, che è il secondo fornitore di mais dell’Italia, possono determinare anche forti rincari.

L’attività di ADM e, nel caso di specie, la presenza di adeguate strutture logistiche, dimostra essere, in un momento così delicato, un segnale importante ed incoraggiante volto ad agevolare la sicura e rapida immissione in consumo delle quantità di cereali sia alimentari che destinate alla zootecnia.

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