Ceriale. È da poco uscito l’album “I’M ALIVE – E.P.” del giovane artista emergente Samuel Love. L’album racchiude brani dai generi più disparati, festaioli, introspettivi e da club.
Samuel Love, pseudonimo di Samuel Lo Vetere, nasce artisticamente nel dicembre del 2009, considerando il mondo del djing come un hobby. Ben presto, però, inizia a crescere e a riscontare un grande successo nell’area, arrivando a lavorare con artisti affermati quali Sfera Ebbasta, Achille Lauro, Ghali, Izi, Tedua, Rkomi, Capo Plaza, Vegas Jones, Mara Sattei e molti altri. Ad agosto 2022 arriva addirittura ad aprire il concentro di Mahmood in piazza Italia a Loano. Ha avuto il piacere di esibirsi come Resident Dj in un noto locale Alassino, aprendo serate ad artisti come Will Spark, Sick Luke, Headhunterz, Tigerlily, Merk & Kremont, Vini Vici, Wildstylez, VINAI.
“Ogni singola traccia ha un valore affettivo, ho voluto raccogliere e raccontare una parte di me. Con ‘Mondialito’ ricordo la mia infanzia e le giornate passate al campetto, le vittorie ma anche, soprattutto, le sconfitte. Infatti la traccia paragona la vittoria sul campo alla vittoria nella vita vera. Ho voluto realizzare una versione col pianoforte (Chill Mix) per dare possibilità, al pubblico, di ascoltarla concentrandosi più sulle parole che sul ritmo Reggaeton dell’originale“.
Nell’album è anche presente un brando prodotto dall’artista nel 2016, “The World”, in collaborazione con Dr. Feelx – cantante/showman affermatissimo e mancato da qualche anno – e, come afferma Samuel Love: “La decisione di inserire ‘The World’, è dovuta dal fatto che, per me, quella collaborazione ha sempre avuto un’importanza non da poco. Avevo chiuso il featuring con Dr.Feelx e dopo qualche mese ci lasciò, non ho mai voluto rilasciarla per non mancare di rispetto o per cavalcare l’onda della sua scomparsa.”
Un musicista a tutto tondo, con collaborazioni con artisti affermati e nascenti, come la traccia “I’m Alive”, con l’amico Acrom, che va a richiamare il sound della Progressive House.

L’album è stato presentato venerdì 16 dicembre presso il ristorante Pigalle di Albenga, riscontrando da subito un grande successo (“E’ stata un’emozione condividerlo con i miei amici. Un’esperienza che non dimenticherò mai” racconta) ed è ora presente su Spotify.
“Spesso il pubblico ti vede solo durante le feste e pensa che la vita di un dj (o di un producer) sia semplice e sempre attiva. Ma la realtà è ben diversa, il producer passa tantissime ore da solo in studio e la maggior parte delle volte che crea una traccia rimarrà un progetto mai finito. Produci 50 tracce all’anno e 40 finiscono nel cestino o nel dimenticatoio. È frustrante vedere le proprie ore spese finire nel cestino, ma la musica cambia e con questa anche i progetti. Non ho particolari aspettative per l’album, se non lasciare in eterno una parte di me, raccontata con la musica”.