Posizione

Immigrazione, Branca (Sinistra Italiana): “Le maxi sanzioni per le ONG sono l’ultimo capolavoro del governo”

"Ciò che colpisce è la spietatezza razzista e saccente di cui il testo è intrinsecamente intriso, gronda del sangue dei torturati, degli annegati, della vita recisa di donne, bambine e bambini ma non se ne cura proprio"

Gabriella Branca Sinistra Italiana

Italia. “Ieri il Governo ha dato alla luce l’ultimo suo capolavoro nella gestione del tema delle migrazioni e che peraltro costituirebbe solo una parte dell’intero programma. Le misure cosiddette d’urgenza prevedono un nuovo codice di comportamento per le ONG che realizzano il sistema di soccorso in mare. Sono previste pesanti sanzioni amministrative con una certa gradualità: blocco amministrativo alla prima violazione, confisca della nave alla seconda”. Lo dichiara la Presidente nazionale Sinistra Italiana Gabriella Branca.

“Le multe vanno da un minimo di 10 mila a 50 mila euro – proseguono – e ne rispondono in solido il comandante l’armatore e il proprietario della nave. L’obiettivo dichiarato del Ministro dell’Interno è quello di bloccare gli arrivi migratori e la norma più assurda è quella per cui, di fronte a centinaia di imbarcazioni in difficoltà con a bordo donne e bambini, una sola avrebbe diritto al soccorso.

“Se il Comandante della ONG, dovesse effettuare un secondo avvistamento, dovrebbe fare finta di non vedere l’imbarcazione in difficoltà, ma andare dritto senza neppure girare la testa violando così in un colpo solo sia il generico articolo 593 del Codice Penale sull’omissione di soccorso che comporta la pena fino a 3 anni di carcere, sia l’ articolo 1158 del Codice della Navigazione sul soccorso in mare, con la pena fino a 8 anni di carcere oltre a tutte le norme del diritto internazionale”.

“Per la verità il secondo salvataggio, potrebbe anche essere possibile, previa autorizzazione delle Autorità competenti sulla zona SAR e….ve lo immaginate il Comandante della ONG, fermo sul ponte della nave in attesa per giorni della possibile autorizzazione, mentre gli muoiono annegati davanti alla prua centinaia di persone? Ciò che colpisce più dell’insensatezza giuridica e generale del decreto propaganda, è la spietatezza razzista e saccente di cui il testo è intrinsecamente intriso, gronda del sangue dei torturati, degli annegati, della vita recisa di donne, bambine e bambini ma non se ne cura proprio. Sono troppi, sono gli ultimi della terra, sono invisibili ai più, e che muoiano nel Mare Nostrum non ci riguarda”.

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