Vertenza

Funivie, schiarita su cassa integrazione e passaggio alla Port Authority. Sindacati: “Ora tempi certi sull’impianto”

Vertice all'Unione Industriali, definite le procedure gestionali e le misure a sostegno dei lavoratori

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Savona/Cairo M. Rassicurazioni per la cassa integrazione fino al 13 dicembre 2023, così come sull’attuale passaggio gestionale alla Port Authority che potrà procedere all’integrazione dei lavoratori, unico aspetto ancora da chiarire, e altrettanto essenziale, sono i lavori di ripristino dell’impianto, sul quale è stata data come possibile scadenza la fine del prossimo anno.

Questo l’esito dell’atteso vertice di oggi che si è svolto all’Unione Industriali sulla vertenza di Funivie: oltre alle organizzazioni sindacali di categoria presenti all’incontro il presidente dell’Autorità portuale ligure Paolo Emilio Signorini, l’assessore regionale Andrea Benveduti, i Comuni di Cairo e Savona e i rappresentanti dell’associazione degli imprenditori savonesi.

Dunque una prima schiarita sulla crisi industriale che da diverso tempo attendeva risposte e soluzioni.

Intanto i decreti previsti con la Finanziaria hanno dato pieni poteri commissariali alla Port Autority, che avrà in gestione Funivie fino al dicembre del 2024 (in previsione di una nuova gara per l’affidamento dell’infrastruttura), in secondo luogo il Ministero del Lavoro ha fornito le garanzie sulla copertura delle misure di ammortizzatori sociali (già prima della fine dell’anno è in programma un nuovo incontro di natura tecnica su forme e modalità della cassa integrazione).

Altro aspetto positivo emerso dal tavolo di confronto un primo studio di fattibilità sul potenziamento ferro-fune nell’ambito complessivo della strategica filiera delle rinfuse, un aspetto, però, che dovrà trovare riscontro anche dai lavori di ripristino dell’impianto, sui quali i sindacati di categoria attendono riscontri dal commissario e dalla procedura per la nuova gara (il consorzio romano che si era aggiudicato l’intervento si è ritirato dopo aver presentato alcune varianti non giudicate conformi ai parametri dell’avviso).

“Quanto indicato dai Ministeri rappresenta senz’altro una prima importante risposta sulla vertenza, in primis per le maestranze e la loro sicurezza reddituale, in secondo luogo sull’assetto di governance di Funivie con il ruolo formale e ufficiale della Port Authority” afferma Simone Turcotto della Filt-Cgil.

“Altro elemento di buon auspicio quanto detto sulle volontà di potenziamento e di prospettive future per la filiera delle rinfuse, legata al porto e alla stessa logistica” aggiunge.

“A questo punto auspichiamo che possa arrivare un ultima decisiva schiarita, quella sui lavori di ripristino dell’impianto, sul quale attendiamo certezze e chiarimenti dal commissario sull’iter in corso” conclude l’esponente sindacale.

“Un incontro finalmente positivo – dichiara Simone Pesce, responsabile provinciale della Cisl savonese -: gli interventi normativi consentono finalmente il passaggio del personale all’Autorita di Sistema Portuale, il proseguimento della cassa integrazione senza soluzione di continuità e la gestione dei lavori di ripristino per la completa funzionalità dell’impianto, in vista della gara di concessione che dovrà avvenire entro il 2024”.

“Ora occorre lavorare ad un piano industriale che garantisca un utilizzo dell’infrastruttura per lungo tempo nell’ambito di un sistema integrato porto-entroterra”.

“Grazie all’impegno di tutti questi anni si intravvede la luce in fondo al tunnel” conclude Pesce.

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